Il Tirreno

Golfo. La strada è quella giusta ma per vincere serve più cinismo

di Paolo Federighi
Nella foto Pieri spalle a canestro
Nella foto Pieri spalle a canestro

Con Ruvo l’impresa sciupata nel finale

05 novembre 2024
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PIOMBINO. Non è una valutazione di parte: la Solbat meritava la vittoria contro la corazzata Ruvo di Puglia. Ma perché Piombino porti a casa i due punti, le partite dovrebbero durare 37 o 38 minuti, perché gli ultimi 120 secondi al PalaTenda hanno visto la squadra di coach Signorelli sbagliare di tutto e di più, perdere palloni decisivi e andare in confusione anche in difesa, dove erano stati fino a quel momento attentissimi, facendo segnare poco il secondo attacco del girone B della serie B nazionale.
Più o meno come contro la Pielle, con gli ultimi 3 minuti caratterizzati dal parziale di 2-10 per la Pielle (contro Ruvo negli ultimi due minuti il parziale è stato di 0-10). Peccati di gioventù, dirà qualcuno, visto che la squadra piombinese ha un'età media giovanissima. Ed è vero. Ma è un peccato enorme non aver portato a casa due punti sudati e meritati.
Per una compagine come quella gialloblù, che punta alla salvezza, queste sconfitte rischiano di diventare pesantissime. Ma non sono queste le gare che la Solbat deve vincere, potrebbe ribattere qualcuno. Ed è vero anche questo; tuttavia questa è una ragione in più per considerare pesanti i punti che inizialmente non erano stati messi in conto. Dopo la Pielle ecco andar via verso Ruvo di Puglia altri due punti. E sono quattro. Senza considerare gli altri due punti persi a Sant’Antimo, in una partita che poteva essere indirizzata con maggior acume e con il gioco di squadra - che non c'è stato - dalla parte di Piombino.
Dopo i due potenti schiaffi ricevuti a Salerno (-26) e a San Severo (-20), Piombino ha vinto tre partite e ne ha perse altrettante che poteva far sue. Sotto canestro, purtroppo per i gialloblù, c’è un gap difficilmente colmabile: nonostante un Ivan Onojaife dal cuore enorme e dalle capacità atletiche notevoli, un Sipala e un De Zardo che si trasformano spesso in lunghi, l’unico pivot di ruolo è Pieri, 208 centimetri, il quale non c’era contro Ruvo e nelle precedenti partite non ha convinto.
Ruvo ha dominato sotto canestro, pur facendo l’errore di non sfruttare un miss match colossale rappresentato dai 215 centimetri di Borra, che i pugliesi avrebbero potuto servire di più. Per il resto, Ruvo ha comunque dominato sotto canestro soprattutto nei rimbalzi offensivi, regalandosi molti extrapossessi. Piombino ha questo gap ma non solo: la poca maturità e freddezza nei momenti cruciali delle partite. Cartaino e il ventenne Frattoni hanno perso palle decisive, non solo contro Ruvo. Togliere nel finale contro la Crifo Wines il miglior Longo di questa prima parte di campionato per fare spazio a Frattoni è stata una scelta almeno discutibile.
Detto questo, e ribadendo che questa Piombino se la può giocare davvero con tutti e lo ha dimostrato, saranno cruciali le prossime due partite: mercoledì a Chieti (squadra che ha due punti in più in classifica rispetto ai gialloblù) e domenica in casa contro la Caserta di Damiano Cagnazzo, che ha interrotto un’emorragia lunga sei partite e punta adesso a migliorare la propria classifica (adesso i bianconeri hanno 4 punti). Domenica prossima avremo un quadro un po’ più chiaro.

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