Il voto 2024
Elba, stop agli sconti sul traghetto per le associazioni sportive
Niente più agevolazioni con Moby, il Pd prende posizione
PORTOFERRAIO. La sirena di allarme è suonata da un pezzo, in seguito alle voci che si sono fatte sempre più ricorrenti. Fino a quando, in queste ore, è arrivata la conferma. Le società sportive elbane che si recano ogni settimana fuori dall’isola per disputare le partite e le società sportive che dal resto della Toscana giungono all’Elba per gli impegni settimanali non potranno più godere delle tariffe agevolate con la compagnia Moby Lines.
Stop agli sconti
Un salasso per le famiglie e per le associazioni sportive che, in virtù di uno storico accordo commerciale tra la Balena Blu, Coni e Figc, da anni usufruivano di sconti in grado di rendere più sostenibile l’attività sportiva praticata all’Elba. Sul tema è intervenuto pubblicamente il Partito Democratico che ha chiesto un intervento urgente da parte delle istituzionali locali. Ma andiamo per gradi: da alcuni giorni Moby Lines ha deciso di non praticare più le tariffe agevolate per lo sport. In cosa consistevano? Il passaggio ponte per gli elbani tesserati delle società sportive costava il 50% rispetto alla tariffa residente standard, mentre per passare con il mezzo (ad esempio il furgoncino della società) la tariffa agevolata consisteva nel 30% del prezzo del biglietto residente. Per le società sportive impegnate sull’isola per le partite veniva applicata la tariffa standard da residente. Ora non è più così e la differenza si farà sentire sulle casse delle società. Le agevolazioni, chiariscono dalla compagnia, erano garantite solo dalla Moby Lines, non da Toremar, a differenza da quanto sta circolando in queste ore su tale argomento. Tanti, in questi giorni, gli appelli della politica che chiede un passo indietro rispetto a una scelta che penalizza gli sportivi elbani.
Il Pd: «Intervengano i sindaci»
«Da anni il Coni e la Figc hanno un accordo con Moby per garantire tariffe agevolate agli atleti che settimanalmente vengono all’Elba per disputare i campionati e per i nostri atleti che settimanalmente vanno “in continente” per lo stesso motivo – spiegano dal Partito Democratico – Ognuno di noi, nelle domeniche invernali, prendendo la nave, si è imbattuto in decine di giovani di tutte le età, nelle loro tute colorate e normalmente, allegramente chiassosi, che si apprestavano a disputarle loro partite».
Il Pd ricorda come gli armatori abbiano «sempre dimostrato disponibilità ad accogliere le richieste del Coni e della Figc, evidentemente comprendendo l’importanza dello sport per i giovani in generale, ma soprattutto per i giovani isolani, che hanno, in questo modo, occasioni di competizione e “scontro” sportivo, ma anche di incontro e crescita personale attraverso il confronto atletico. Per questo, probabilmente, si sono sempre mostrati disponibili a rinunciare ad una parte di guadagno, investendo nel “sociale”. Cosa è cambiato oggi per cui, a campionati iniziati, si è detto “stop” alle agevolazioni, mettendo in grave difficoltà tante associazioni?». La domanda del Partito Democratico si concretizza in una fase molto delicata per il futuro della continuità territoriale marittima: proprio in questi giorni, infatti, la Regione sta valutando quali contenuti inserire nel prossimo bando pubblico. «Siamo tutti in attesa del bando per la continuità territoriale, ci sarà mica correlazione fra le due cose? – chiedono dal Pd – “A pensar male si fa peccato, ma spesso si indovina”. La situazione difficile che si crea per i nostri ragazzi non può attendere i tempi del bando di continuità, né si possono fare “giochi” sulla loro pelle».
Per il Pd è quindi urgente che i sindaci, «in un’apposita conferenza, affrontino la questione e provino a sostenere le società sportive, individuando finanziamenti che possano sopperire, almeno provvisoriamente, al venir meno del contributo degli armatori», spiegano ancora dal Pd.