Il Tirreno

Transizione e paesaggio

Val di Cornia, la sindaca: «Terreni pagati 4 volte il valore per far spazio alle rinnovabili»

di Manolo Morandini
Val di Cornia, la sindaca: «Terreni pagati 4 volte il valore per far spazio alle rinnovabili»

La sindaca di Suvereto sostiene che il territorio della Val di Cornia è sotto attacco: «Manovre ad opera di società per lo più del Nord Italia e con partecipazioni estere»

18 settembre 2024
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SUVERETO. «Siamo sotto attacco». Non ci gira intorno la sindaca di Suvereto Jessica Pasquini, che parla di «speculazione vestita da transizione». Il tema è l’affollarsi di progetti, di cui solo alcuni già formalizzati, di impianti fotovoltaici, agrivoltaici o eolici che si stanno affacciando in Val di Cornia. E la misura la danno le cifre nero su bianco nei contratti preliminari di acquisto dei terreni. «In media si tratta di 100mila euro a ettaro, ma in un caso si è arrivati anche a sfiorare il doppio – dice la prima cittadina – . E ciò a fronte di un prezzo medio di mercato di un terreno ad uso agricolo che si attesta sui 25mila euro. Si arriva a pagare quattro volte il valore che avrebbe per un’attività produttiva di tipo agricolo e ciò rende pressoché impossibile per gli agricoltori confinanti esercitare il diritto di prelazione sulla compravendita. A quelle cifre viene messa fuori mercato anche la pratica dell’affitto agrario».

La prima cittadina di Suvereto con i colleghi di Piombino, Campiglia Marittima, San Vincenzo e Sassetta hanno messo in campo una strategia sovracomunale sulle energie rinnovabili per affrontare in modo unitario una tematica che «in assenza di una pianificazione consapevole e lungimirante rischia di compromettere l’economia e il paesaggio agricolo del territorio».

Il prezzo a ettaro è la misura per restituire l’allarme. «Queste manovre sono in atto nelle nostre campagne a opera di società fotocopia, società a responsabilità limitata costituite tra 2023 e 2024, per lo più nel Nord Italia e con varie partecipazioni estere – sottolinea – . Non si può chiamare transizione. Questo è un attacco alla campagna, un attacco alla bellezza e la spallata definitiva all’agricoltura che resiste. Tra l’altro delle richieste di sottoscrivere contratti preliminari di vendita, con tanto di caparra versata, che verranno perfezionati solo se il progetto dell’impianto per la produzione di energia andrà a buon fine, siamo a conoscenza di una minima parte».

L’impegno dei Comuni per arrivare all’individuazione di aree idonee all’installazione di impianti per la produzione di energie rinnovabili è solo parte dei problema. «Sono stati sottratti ai comuni i poteri di governo del territorio – dice Pasquini – . Siamo a conoscenza della presentazione di un’istanza per un progetto di accumulo su un terreno di 6 ettari e questi tipi di impianti hanno ancora meno vincoli di quelli per la produzione, di fatto si possono realizzare finché ce ne è necessità».

La sindaca non è intenzionata ad alzare bandiera bianca: «Ci resta almeno la parola per denunciare questo scempio. Il territorio è violentato, i contadini presi per il collo, le autonomie locali rovesciate. Invito le persone a informarsi perché non è solo un problema del mondo agricolo, se non difendiamo la bellezza del nostro paesaggio che cosa ci resta? ». L’occasione è la manifestazione comprensoriale promossa dal Comitato Terre di Val di Cornia, che si svolgerà al Parco degli Ulivi di Suvereto venerdì 20 dalle ore 19 in cui sono previsti interventi di sindaci, associazioni e rappresentanti del Comitat, seguiti da apericena a offerta libera e concerto a più voci.

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