Il Tirreno

Occhio al raggiro

Truffe in Toscana, all’Elba quella del “sordomuto”: cos’è, come funziona e il falso certificato

di Gabriele Buffoni

	Il filmato della truffa e il falso certificato
Il filmato della truffa e il falso certificato

Denunciata dai carabinieri per accattonaggio molesto una donna di 30 anni

17 luglio 2024
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PORTOFERRAIO. Tutto si svolge tra gli scaffali di un supermercato nel centro di Portoferraio. La donna, una 30enne originaria dell’Europa dell’est, si avvicina a un cliente che in quel momento la sta incrociando nella corsia. Parla a gesti, fa intendere di essere sordomuta. Per questo mostra un foglio dove capeggia il simbolo internazionale della disabilità e che riporta, in italiano e in inglese (nonostante vari errori grammaticali), una sorta di appello.

La truffa

«Certificato regionale per persone non vedenti e fisicamente disabili – recita il foglio – desideriamo aprire un centro internazionale per bambini poveri, grazie mille». Sotto la scritta, una griglia in cui raccogliere le firme dei donatori e l’importo donato, come una normale raccolta di fondi a scopo benefico. A parte il fatto che si tratta di un raggiro, la 30enne ci sente e parla benissimo e con questo metodo, ripetuto più volte cercando con insistenza di convincere i clienti del punto vendita a contribuire alla sua fantomatica causa, ha racimolato diverse centinaia di euro.
Incastrata
Per questo motivo la donna è stata denunciata dai carabinieri della compagnia di Portoferraio per esercizio molesto dell’accattonaggio. A testimoniare il suo comportamento ci sono anche i filmati delle videocamere di sorveglianza interne al supermercato che l’hanno ritratta più volte mentre si avvicinava ai clienti nelle varie corsie – soprattutto quelli più anziani – e li spingeva con insistenza a darle i loro soldi, appellandosi al loro buon cuore. Donazioni consistenti, di 40 o anche 50 euro ciascuno. Ma questo comportamento non è passato inosservato e il personale del punto vendita che ha quindi chiamato il 112 allertando i carabinieri. I militari del nucleo operativo e radiomobile sono così intervenuti e dopo aver fermato e identificato la donna si sono resi facilmente conto del raggiro messo in atto, anche perché la 30enne non era affatto sordomuta come voleva far credere alle sue ignare vittime. Allontanata subito dal supermercato e portata in caserma, la donna è stata segnalata all’autorità giudiziaria: i carabinieri stanno ora indagando per capire se quello denunciato sia un episodio isolato oppure se la giovane si sia resa protagonista di altri fatti analoghi nei giorni scorsi sull’isola d’Elba.


 

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