Elba, nuovo bando per i traghetti: tutti i timori dei pendolari su tariffe e agevolazioni
La lettera di un gruppo di lavoratori alla Regione: «Non createci disagi»
PORTOFERRAIO. Il nuovo bando per la continuità territoriale marittima preoccupa alcuni lavoratori e lavoratrici pendolari, che hanno deciso di scrivere all’assessore regionale ai Trasporti Stefano Baccelli, per far presente le loro considerazioni e richieste. Il gruppo, che deve fare la spola tra Elba e continente per lavoro, si dice infatti «seriamente preoccupato riguardo la prossima scadenza del bando della Regione Toscana sui trasporti marittimi che collegano le isole dell’Arcipelago alla terraferma».
Si rivolgono alla Regione Toscana con la considerazione che l’istituzione si è sempre dimostrata molto attenta «allo sviluppo del settore terziario con servizi collegati alla distribuzione commerciale, alla persona, quali istruzione e sanità, al turismo e al trasporto». Ora i pendolari pongono l’attenzione sul futuro del trasporto marittimo su cui riconoscono, anche in questo caso, alla Regione Toscana «di aver posto sempre particolare impegno e cura, soprattutto sulla linea Piombino - Portoferraio e viceversa». Quello che preoccupa in particolare i lavoratori pendolari, i vista dell’imminente scadenza del bando, sono i disagi che potrebbero arrivare con il nuovo servizio. «Già dodici anni fa, con la privatizzazione di Toremar – fanno presente nel documento inviato all’assessore Baccelli – si sono avvertiti disagi per quanto riguarda la continuità territoriale, disagi contenuti poi dalla sovvenzione erogata dalla regione Toscana».
Ricordano infatti che questo ha permesso di moderare i costi e mantenere le agevolazioni per gli utenti, «garantendo le corse Toremar, utilizzate dai pendolari da e per l’isola d’Elba per motivi lavorativi e il mantenimento di navi efficienti e sicure», scrivono ancora. Il bando era in scadenza nel 2023 ma è stato prorogato di un anno. Il nuovo servizio sarà affidato nel gennaio 2025. Intanto sono arrivate le manifestazioni di interesse da parte di alcuni armatori. E le preoccupazioni dei lavoratori pendolari sono incentrate proprio sui privati. «Ci crea apprensione – dicono – che tutto sia lasciato al solo contributo degli armatori privati, in regime di libera concorrenza, contribuendo ad aumentare il disagio delle comunità isolane e di chi si sposta per lavoro».
Il timore degli autori della lettera è di subire aumenti di tariffe e diminuzione delle agevolazioni, tagli di orari e disponibilità di trasporto giornaliero con navi efficienti «su linee non redditizie che comunque restano di competenza della Regione Toscana». Ritengono che sia indispensabile che vengano mantenuti gli orari delle corse Toremar stabiliti dalla Carta dei Servizi della regione Toscana «per evitare buchi temporali che creerebbero forti disagi per i pendolari e per tutti gli altri utenti». Da qui l’utilità del mantenimento di una sovvenzione pubblica da parte dell’istituzione fiorentina. Suggeriscono infatti che per il trasporto marittimo «alla luce dell’attenzione sempre dimostrata dalla regione» potrebbe essere una grande opportunità quello che sta accadendo, a livello di trasporto marittimo, nelle altre regioni. Vale a dire mantenere da parte della regione la propria presenza «con una indispensabile sovvenzione che permetta lo sviluppo socio economico delle isole dell’Arcipelago Toscano, mantenendo la necessaria continuità territoriale».
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