L’imprenditore Gianni Vagelli morto a 51 anni stroncato da un malore improvviso
Venturina, col fratello portava avanti l’azienda di famiglia. Il ricordo della compagna: «Era un uomo buono»
VENTURINA. Un malore improvviso non gli ha lasciato scampo. Gianni Vagelli è scomparso nella serata di martedì, nella sua casa di Venturina dove viveva insieme alla compagna Cristina. Aveva 51 anni. Un fulmine a ciel sereno per tutta la sua famiglia e l’intera comunità venturinese di cui da sempre faceva parte orgogliosamente. I funerali si terranno questa mattina alle 9,15 alla chiesa di Venturina.
Vagelli era il titolare, insieme al fratello Michele, della ditta Vagelli Autotrasporti srl e nel tempo si era distinto non solo come un lavoratore instancabile ma anche come un brillante imprenditore che aveva fatto della vicinanza al territorio venturinese e della Val di Cornia un suo elemento distintivo. L’azienda era stata fondata in realtà dal padre Mariano nel 1991 ma già allora i due figli erano entrati come soci, prendendone poi le redini dopo il suo pensionamento. La loro era una famiglia “storica” del comune di Campiglia Marittima e, in particolare, della frazione. Tanto che alla notizia della morte dell’imprenditore 51enne anche la sindaca di Campiglia Alberta Ticciati, la giunta e l’intera amministrazione comunale hanno presentato pubblicamente le loro condoglianze ai parenti e ai tanti amici rimasti sconvolti dal dolore della perdita.
Appassionato di poker, Vagelli era un abile giocatore: una passione che aveva coltivato a fianco di una vita spesa per il suo lavoro. «Era un uomo buono e un lavoratore onesto – lo ricorda la compagna Cristina – se qualcuno aveva bisogno di una mano era sempre pronto a venirgli incontro, si faceva sempre in quattro per gli altri». Oltre al fratello e alla compagna lascia i genitori (il padre Mariano e la madre Laura) e i nipotini.
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