Il Tirreno

In regalo la foto dell’inaugurazione di Petra cantina-gioiello delle campagne di Suvereto

In regalo la foto dell’inaugurazione di Petra cantina-gioiello delle campagne di Suvereto

Dal mare alla Val di Cornia; oggi col giornale il Giro d’Italia a Vela nel 2002, domani un’immagine simbolo del 2003 

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Il 12 ottobre del 2003 a Suvereto viene inaugurata quella che il critico d’arte Philippe Daverio etichettò come «la più bella cantina del mondo». La foto che pubblichiamo domani mattina con il Tirreno, in regalo per i lettori, si riferisce proprio a quella grande giornata per la Val di Cornia, con i butteri maremmani a cavallo che accolgono gli ospiti, arrivati a centinaia da ogni parte d’Italia, per il battesimo di questo gioiello di architettura, firmato dall’architetto svizzero Mario Botta. Al centro dell’attenzione di tutti c’è però il padrone di casa, Vittorio Moretti, presidente del Gruppo Terra Moretti, costruttore con la grande passione per il vino.

Dal mare alla campagna, dal Giro d’Italia in barca a vela con la partenza nello splendido scenario delle acque antistanti piazza Bovio, alla campagna fertile e produttiva, oltre che bella, della Val di Cornia. Stamani con il Tirreno in regalo le vele al vento degli equipaggi della regata, che per due giorni scelse Piombino per le evoluzioni degli equipaggi, sotto la regia dello skipper Cino Ricci, il “comandante” di Azzurra nella prima American Cup cui prese parte anche l’Italia. Un grande spettacolo e piazza Bovio, così come tutta la costa piombinese da Salivoli a scendere, trasformatasi in un enorme tribuna di appassionati.

Domani con il Tirreno invece ricorderemo uno degli eventi centrali del 2003, quando la Val di Cornia si impreziosì di una cantina che ancora oggi (e chissà per quanto tempo) è ritenuto un gioiello architettonico, oltre che una cantina di eccellente qualità per i suoi vini. Una giornata che si prolungò fino alla sera: accanto alle degustazioni e alla gastronomia, spettacoli di musica, danze, sbandieratori, ospiti conosciuti, autorità, tanta gente comune che desiderò partecipare a questa occasione impressa nella nostra storia.

In tutti coloro che hanno partecipato, la fantastica visione di una cantina avvolta nel suo involucro di marmo rosa di Verona e bianco di Carrara. E le parole di allora di Carlo Petrini, presidente dello Slow Food mai sono state così azzeccate: «Questa zona diventerà famosa e Petra resterà nella storia dell’enologia. È una felice intuizione imprenditoriale ma, nello stesso tempo, è un atto d’amore, perché senza l’amore e solo con i soldi, non si possono creare grandi progetto».

Protagonista di questa creazione, anche se in maniera indiretta ma decisiva, fu l’allora sindaco di Suvereto, Rossano Pazzagli, che seppe gestire un progetto così all’avanguardia e per niente impattante con la campagna suveretana. Petra dunque, che a breve fu seguite da altre cantine di richiamo, per la sua terra e i suoi vigneti che riescono a mettere sulle tavole vini pregiati e di grande qualità, richiesti in tutto il mondo e che hanno fatto incetta di premi e riconoscimenti. Un luogo incantevole dove si possono anche celebrare riti civili, matrimoni in uno scenario da sogno e con i migliori vini che si possono trovare. Col tempo Petra è diventato anche luogo di dibattiti e incontri tra grandi esperti del settore, una location che aspetta solo il bello, abbinato all’eccellenza delle sue cantine. —

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