T Gema, grande vittoria contro Legnano e finale di coppa Italia raggiunta
l cuore oltre l’ostacolo a Bologna: la T Gema vince in rimonta e conquista la finale di Coppa Italia
Una T Gema straordinaria nel secondo tempo batte Legnano (74-84) e si guadagna la finalissima di oggi (ore 18) contro l’avversaria di tutto l’anno, la Liofilchem Roseto. Il tutto con la conclamata assenza di Chiarini, scavigliatosi giovedi e in panchina con una stampella a fare il tifo per i compagni. La T Gema inizia cercando subito di coinvolgere Bedin che soffre le leve di Quarisa. Montecatini deve difendere forte sul perimetro ma è troppo timida, e Legnano inizia con un 4/4 da tre. Mastroianni e Raivio segnano 8 punti a testa per la prima fuga dei Knight (21-13), la T Gema ricuce con l’energia di Acunzo e il mestiere di D’Alessandro (27-27).
Soprattutto la squadra rossoblù inizia a difendere come sa, e Legnano non vede più il canestro (6-16 in 5’), con il sorpasso firmato da Stanic (27-29). Dopo il timeout di coach Piazza i lombardi si rianimano e piazzano un 10-0 firmato Quarisa e Scali, che approfittano di 3 attacchi sterili del La T Gema, in difficoltà contro la zona avversaria. Alla partita di iscrive anche Gallizzi, per fortuna del La T Gema Legnano sbaglia tanti liberi (6/11), che fanno il paio con due rigori sbagliati da sotto dai termali, e alla pausa lunga la partita è ancora in bilico (46-39), anche se sono un po’ fuori standard i quasi 50 punti in 20’ subiti dalla squadra di Del Re. La ripresa inizia con un 6-0 rossoblù ispirato da un ritrovato Stanic, così come la difesa sembra tornare a graffiare.
E’ ancora il regista argentino a portare i suoi a +3, mentre Legnano ha solo 3 punti segnati in 5’ e soffre da matti la fisicità dei termali, che chiudono tutte e linee di passaggio e tolgono l’aria ai tiratori. La T Gema tocca il massimo vantaggio con una tripla di tabellone di un indiavolato Stanic (51-60), autore di 14 punti nel terzo quarto. Legnano non ci sta, Agostini firma un 4-0 ma gli 11 punti subiti sono la chiave dell’ottimo terzo quarto della squadra di Del Re, che entra nella frazione decisiva con un prezioso +5. I Knights si affidano al solito Raivio per restare a galla, Montecatini è brava a non scomporsi e ad attaccare con giudizio, restando sempre ad almeno un canestro di vantaggio, cercando la soluzione più semplice nel contesto di una gara sempre più dura, con gli arbitri che iniziano a fischiare tutto a favore dei lombardi, che provano anche la zona press per cambiare il corso degli eventi. Tutto ciò non basta a scalfire le sicurezze di una squadra che vola verso una finale più che meritata.