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San Baronto devastato dal maltempo: dalle frane alle strade crollate, la conta dei danni è drammatica – Video


	A sx una strada a Collodi, a dx frane e smottamenti sulla provinciale del Montalbano sul San Baronto
A sx una strada a Collodi, a dx frane e smottamenti sulla provinciale del Montalbano sul San Baronto

Dal Montalbano alla Valleriana fino a Marliana: è un bollettino di disastri. In quasi tutti i comuni della zona ci sono tratti interrotti di viabilità

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VALDINIEVOLE. I disastri si aggravano e la Valdinievole si scopre quanto mai ferita. Il territorio si ribella e presenta un conto salatissimo. Non si ricorda, perlomeno nel recente passato, un bollettino simile di emergenze, una lista tanto lunga di situazioni critiche, di traumi così profondi, difficili da rimarginare.

Mettere tutto insieme e fornire un esaustivo quadro per dovere di cronaca è affare davvero complicato, anche perché le condizioni mutano e sono in continuo aggiornamento, sperando che la pioggia dia tregua. La terra è troppo zuppa d’acqua e non riceve più dopo le ultime violente burrasche. Ci si mette pure l’incuria e la presenza dell’uomo, che disfa. E dunque viene giù tutto, anzi è già venuto giù.

Dal San Baronto alla Svizzera Pesciatina, passando per il territorio di Marliana. E poi tutti i nostri colli, nessun comune è escluso da questa sciagura. Un cataclisma. Decine di frane, smottamenti, piccoli rigagnoli che sono tracimati, fango e melma, detriti e massi che si abbattono verso valle, asfalti e strade che si sgretolano su se stessi, crepe e voragini. Alberi e arbusti che collassano.


Neppure le Istituzioni - in primis la Provincia di Pistoia ma anche tutti i sindaci - riescono a fare la conta. La viabilità è interrotta in molti tratti e i cittadini si trovano spaesati quando va bene, se va male hanno paura.

Per esempio sulla strada provinciale 9 del Montalbano, il disgraziato San Baronto insomma tra Lamporecchio e Casalguidi, elenco lunghissimo di flagelli. La Provincia prova a metterli insieme: interruzioni al km 10+36 nel comune di Quarrata; al km 11+650 nel comune di Serravalle Pistoiese «con ingombro totale della carreggiata e alberi ad alto fusto pericolanti»; e ancora al km 10+000 «scivolamento del versante di valle della pavimentazione con apertura di lesioni nella mezzeria della carreggiata, l’entità delle lesioni si sono considerevolmente aggravate»; poi lo «scivolamento ciglio di valle da km 12+350 a km 12+600: allertato Comune di Lamporecchio per sgombero immobili in via Montalbano 7 e via Montalbano 9»; infine «al Km 16+150 frana di monte con completa occupazione della carreggiata al Km 16+150».

Si prosegue inoltre con la provinciale 27 Cantagrillo-Vergine dei Pini, verso Monsummano, dove è stata disposta la «chiusura per scivolamento dei cigli di valle, scalzamento del rilevato al di sotto della pavimentazione in conglomerato e disconessioni e scalinamenti trasversali lungo la pavimentazione al km 3+420, in più chiusura al traffico già transennata dal km 3+200 al km 3+600». Sempre a Monsummano si ricorda la collina venuta giù insieme alla strada in via del Vaticano, a Monsummano Alto, con otto famiglie rimaste isolate. Altri cedimenti ancora a Lamporecchio e a Larciano (anche verso Cecina), dove è chiusa al traffico la provinciale Cantagrillo-Biccimurri.

Verso Pescia, è ancora interrotta la Val di Forfora tra Crespole e Lanciole, problemi seri nella zona di Collodi per alcune strade cedute e altre che si stanno aprendo, come al km 2+220 della provinciale 12 dove si è verificato lo «scivolamento del ciglio di valle con scalzamento al di sotto del piano viabile e crollo parziale muretto di contenimento bordo strada».

Problemi seri anche sulle colline sopra Massa e Cozzile e poi a Marliana dove resta interrotta la provinciale tra Momigno e Montagnana ed è consigliabile non transitare dalla Nievole-Avaglio, che è a rischio sia a monte che a valle. Si diceva, è una catastrofe.

 

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