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Montecatini, incursione abusiva alle Terme Torretta: la città scopre i sotterranei abbandonati

di Luca Signorini

	Tre fermo immagine dei video girati dentro al Torretta
Tre fermo immagine dei video girati dentro al Torretta

Blitz degli attivisti anti-degrado che girano filmati mostrando la condizione fatiscente dello stabilimento

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MONTECATINI. Blitz degli attivisti anti-degrado nel patrimonio abbandonato dello stabilimento termale Torretta, un tempo fiore all’occhiello di Montecatini, oggi (in verità ormai da anni) un disastro. Una storia che si è chiusa a questo punto definitivamente dopo l’esperienza della discoteca e locale notturno sotto quegli splendidi colonnati e cupole. Finita la musica (nel 2008), è seguito il buio più totale.

E dunque ecco anche l’incursione abusiva di giovani tedeschi che pubblicano i video dei luoghi abbandonati manco a dirlo sui social network, due o tre sono dedicati alla “nostra” Torretta.

C’è chi grida allo scandalo e alla denuncia da far partire verso questi “facinorosi” colpevoli di aver violato un bene sotto sequestro del tribunale fallimentare e nel bel mezzo di un’asta pubblica.

Ma c’è anche chi loda l’azione non autorizzata, non fosse altro perché ha acceso i riflettori, oltre che sull’abbandono della Torretta (ma nessuno si immaginava altrimenti) soprattutto sull’esistenza di luoghi che molti - montecatinesi compresi - non conoscevano.

In particolare, la bellezza artistica (basta un po’ di immaginazione) dello scalone e dei sotterranei raggiungibili dal grande parco dello stabilimento. Corridoi e cunicoli scavati che fanno parte del percorso ipogeo di collegamento tra i vari stabilimenti termali cittadini, ai tempi d’oro utilizzato dai curisti.

L’incanto di luoghi sfregiati dall’incuria e dal degrado. Ma dove si intravedono pitture murali e stucchi, altri colonnati e altre cupole, pareti dipinte. Poi lo schiaffo del presente: sedie e tavoli in plastica accatastati, rifiuti, siringhe, calcinacci, tubi rotti, detriti di vario genere, mura sfondate, feci, basta così.

I video dedicati allo stabilimento che il Comune vuole acquisire a patrimonio insieme al suo parco, sono almeno due. In un altro il videoamatore teutonico, entrato sempre dai cunicoli, porta il voyeur in due saloni che sarebbero di pregio, sale poi delle scale a chiocciola e arriva nella “pancia” della cupola nobile, quella che contraddistingue lo skyline dell’edificio termale.

Non cambiano scenario e sensazioni. Tutto distrutto, tutto dimenticato, tutto irrecuperabile (almeno così sembrerebbe).

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