Alberi da abbattere a Montecatini: ora tocca ai tre grossi pini di viale Verdi
Risolto il nodo con la Provincia, si attende il parere della Sovrintendenza. L’arrivo delle motoseghe è previsto già nel corso della nuova settimana
MONTECATINI. Con l’abbattimento dei sei lecci in viale Quattro Novembre, operazione effettuata nella giornata di venerdì, si è completato il primo intervento sugli alberi cittadini. Una seconda fase scatterà a breve, presumibilmente prima della fine della settimana che va a iniziare, quando saranno rimossi i tre grossi pini comuni dal marciapiede di viale Verdi, poco dopo l’incrocio con via Manzoni (all’altezza dello stabilimento Excelsior, ma dall’altro lato della strada). Si tratta di interventi che fanno parte di un’operazione a più ampio raggio sul patrimonio arboreo montecatinese, croce e delizia della città: tanto belli quanto importanti per la qualità dell’aria, quanto pericolosi, come dimostrano i tanti, troppi, casi di cronaca che si sono verificati negli ultimi tempi. E non è un caso questo accavallarsi di cadute di piante in rapida successione, visto che gran parte di quegli alberi sono stati piantati nello stesso periodo (negli anni dello sviluppo della città delle acque) e nello stesso periodo (oggi) sono arrivati alla fine del loro ciclo vitale.
E se è vero che tutti gli alberi di Montecatini, al di là della specie, hanno bisogno di essere monitorati (lo dimostrano la recente caduta di un platano all’interno del Tettuccio e l’abbattimento dei sei citati tigli in viale IV Novembre), il fenomeno interessa soprattutto una specie, particolarmente diffusa in città, il pino comune. Del resto tra l’inizio e gli anni trenta del secolo passato era proprio il pino la pianta più utilizzata per portare il verde nelle città e lungo i viali, solo che adesso, a un secolo di distanza, quegli alberi hanno raggiunto e in molti casi superato i loro limiti vitali: i pini non sono piante secolari e, soprattutto in ambiente urbano, già attorno i 70-80 anni cominciano a morire. E gli effetti si vedono e si sentono.
E, a proposito di pini, i prossimi tre a dover essere abbattuti sono come detto i tre di viale Verdi (che oltre a rappresentare un rischio per le teste stanno devastando i marciapiedi), per i quali è stato risolto il dubbio delle competenze (visto che siamo in un’area divisa tra Comune e Provincia): «Dalla verifica sulle mappe catastali – spiega l’assessore Luca Bini – risulta che queste tre piante rientrino in un’area comunale. A questo punto ci siamo rivolti alla Sovrintendenza per avere un parere. Se nell’arco di tre giorni non riceveremo risposta procederemo con l’abbattimento. Quindi entro la settimana».
Poi i controlli si sposteranno sui 33 pini di viale Marconi, oggetto di un’ulteriore e più accurata perizia, anche strumentale, per valutare quali sono a rischio caduta e quindi da abbattere. E una volta tolti? Gli alberi saranno ripiantati, ma non saranno pini: «Affideremo l’incarico a un tecnico specializzato – conclude Bini – per uno studio arboreo per decidere quali piante saranno più adatte, cercando anche un’omogeneità complessiva».
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