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Turismo, Montecatini nelle top 50 in Italia. Gli albergatori: «La sfida è attrarre il cliente individuale»

Turismo, Montecatini nelle top 50 in Italia. Gli albergatori: «La sfida è attrarre il cliente individuale»

Con oltre 1,5 milioni di presenze nel corso del 2023 la città è alla 36ª posizione a livello nazionale. Biondi (Assohotel): «Il dato dovrebbe far riflettere le Istituzioni perché gli albergatori contano solo su loro stessi»

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MONTECATINI. La città resiste nonostante i suoi guai: l’ampia capacità ricettiva che offre (sono 140 le strutture oggi attive sul territorio) tiene Montecatini ai vertici delle classifiche nazionali sul turismo. La conferma nell’ultima ricerca dell’Istat in riferimento al 2023: le oltre 1,5 milioni di presenze (con una permanenza media di due notti) significano posizione numero 36 in Italia, terzo posto assoluto in Toscana dopo Firenze e Pisa.

Così Giovanni Biondi, presidente della Assohotel Confesercenti: «Il fatto che si parli di Montecatini associata al turismo anche a livello nazionale è una cosa estremamente positiva. Ma noi albergatori da tempo dobbiamo contare solo su noi stessi, sul nostro carattere, sull’orgoglio e sulla tenacia di voler continuare a credere in questa città. Purtroppo da almeno dieci anni la Regione Toscana sembra averci abbandonati al nostro destino, con il risultato che le Terme sono all’asta, la città è praticamente distrutta e di investimenti non si sente più parlare. Ma nonostante i 30 o 40 hotel falliti negli ultimi anni, chi di noi ha resistito continua a portare numeri importanti, oltre a un indotto economico per tutta la Valdinievole e tanti posti di lavoro. Siamo al trentaseiesimo posto in Italia per presenze turistiche? È un dato che dovrebbe far riflettere, anche le istituzioni».

Aggiunge Carlo Bartolini, presidente della Federalberghi Apam: «Che Montecatini riesca a ben piazzarsi non solo a livello regionale, ma anche nazionale per numero di presenze turistiche annue non può che farci piacere. Ma per gli operatori della nostra città questi dati non sono certo una novità, in quanto a lungo siamo stati tra le prime 2-3 città toscane in termini di presenze turistiche. Casomai il lavoro maggiormente impegnativo, e sul quale abbiamo concentrato da tempo la nostra attenzione, è quello di riuscire ad attrarre una più alta percentuale di clientela individuale e, di conseguenza, aumentare il prezzo medio delle nostre camere. In questo contesto la sostanziale “assenza” delle Terme certamente non ci aiuta e un loro auspicabile rilancio rappresenterebbe per la città una sterzata decisiva. Ma l’albergatore montecatinese da tempo sa di dover operare in un mercato difficile e competitivo e continua, come certificano anche questi numeri, a dire la sua».

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