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Tragedia a Pescia

Un malore spegne il sorriso dell’agente Diego Dino Guida

di Luigi Spinosi
Il commissariato di Pescia e Diego Dino Guida
Il commissariato di Pescia e Diego Dino Guida

Il poliziotto muore mentre è in commissariato, inutili i soccorsi. Lascia la compagna e un figlio

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PESCIA. Un malore improvviso, mentre si trovava in servizio al commissariato, il tentativo dei colleghi prima e dei sanitari del 118 poi di rianimarlo, e infine la consapevolezza, drammatica, che era tutto inutile: per Diego Dino Guida, 59 anni, assistente capo coordinatore del commissariato di Pescia, non c’è stato niente da fare. Il suo cuore ha cessato di battere per sempre. È successo mercoledì, poco dopo le 20, al commissariato di via Galeotti.

Una scomparsa che ha destato un profondissimo dolore in città, dove Dino Guida prestava servizio da una trentina di anni, inserendosi benissimo nella comunità pesciatina, dove era molto conosciuto e apprezzato, oltre che per la sua professionalità, anche per la sua grande affabilità.

Originario di Roma, da dove il padre, colonnello della guardia di finanza, si era trasferito per ragioni di servizio, Diego era cresciuto a Lucca e proprio nella città delle Mura aveva iniziato la sua carriera in polizia. Da Lucca si era poi spostato a Pistoia e da qui al commissariato di Pescia, che era, di fatto diventata la sua città. Nella sua lunga carriera si era occupato di anticrimine, di lotta alla droga e alle truffe. Chi lo conosceva lo descrive come un poliziotto che amava il suo lavoro, e che lo aveva portato a essere protagonista di tanti successi nella lotta contro il crimine. Prossimo al congedo, lo scorso aprile, in occasione della festa della polizia, era stato premiato con la lode per l’operazione antidroga che aveva portato all’arresto di un uomo e alla denuncia di altre persone dedite allo spaccio nelle stazioni ferroviarie.

La notizia della sua scomparsa è corsa come un fulmine in città e in Lucchesia, destando dolore e incredulità in chi, magari, lo aveva incrociato appena poche ore prima di quel malore maledetto. A Lucca vive il fratello Dario Dino Guida, titolare di un’agenzia di viaggi e storico collaboratore dei Comics per i progetti speciali, in particolare quelli riferiti alle collezioni dei fumetti. «È stata una cosa improvvisa che nessuno poteva aspettarsi – confida Dario – pensiamo a un infarto, ma davvero non ce lo spieghiamo. Diego non aveva particolari problemi di salute, stava bene. Dopo aver vissuto a Lucca dove tornava per rivedere i suoi amici, si era trasferito a Pescia dove lavorava ormai da anni. Posso dire che era un ottimo poliziotto».

Tante le testimonianze di cordoglio arrivate ai familiari e anche al corpo di polizia. Tra queste quella della sezione Pescia-Collodi dell’Associazione Nazionale Carabinieri: «Nella tarda serata di ieri (mercoledì ndr) è arrivata la notizia che nessuno di noi avrebbe voluto leggere. Diego è venuto a mancare a seguito di un malore che non gli ha lasciato scampo. Molti sono stati i servizi nel periodo pandemico e in quello successivo che abbiamo eseguito a contatto con lui e altro personale del locale commissariato di Pescia. Mancheranno la sua gentilezza e il suo sarcasmo con le battute sempre pronte».

«Il poliziotto della porta accanto – così il sindaco di Pescia Riccardo Franchi ha voluto ricordare Diego Dino Guida – al di là della professionalità, lo ricorderò sempre per la sua capacità di entrare in empatia con le persone. Per tutti era semplicemente Diego, anche prima di conoscerlo tutti mi dicevano: se ti serve qualcosa chiedi a Diego, con la sua scomparsa la comunità perde un importante punto di riferimento».

E ieri mattina il primo cittadino è andato in commissariato a fare le condoglianze e ha trovato tutti i colleghi affranti, quegli stessi colleghi che per primi avevano tentato di rianimarlo in attesa dell’arrivo dei soccorsi, cui non è purtroppo rimasto altro da fare se non constatarne il decesso.

«Quando stamattina (ieri ndr) ho avuto la notizia della scomparsa di Diego – fa eco l’ex sindaco di Pescia Oreste Giurlani – è stato un duro colpo. Era un amico, un grande professionista. Quando ero sindaco si era lavorato tanto insieme, quando si facevano gli eventi, quando si doveva lavorare sulla sicurezza della città, quando si interveniva nelle emergenze. Persona preparata, persona che aveva sempre il sorriso sulle labbra, ma soprattutto una persona che era sempre disponibile. Ci eravamo visti l’altro giorno, avevamo preso un caffè insieme alle Casacce. Faccio le mie condoglianze alla famiglia. È stata una grande persona e un grande amico, che ha dato tanto col suo lavoro alla nostra comunità. Ciao Diego».

Diego Dino Guida lascia la compagna e un figlio, Lorenzo, 23 anni, avuto dalla moglie da cui si era separato. A tutti loro, e agli amici e ai colleghi, vanno le condoglianze della nostra redazione.

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