Il Tirreno

Montecatini

Il lutto

Montecatini, muore poco prima della laurea: l’Università gli dedica un diploma alla memoria

di Lorenzo Mei

	Carlo Amoretti, scomparso a 52 anni
Carlo Amoretti, scomparso a 52 anni

Si era sentito male alla fine di giugno: avrebbe discusso la tesi a Scienze politiche a Firenze

24 luglio 2024
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MONTECATINI. Carlo Amoretti aveva 52 anni, era montecatinese, anche se negli ultimi anni viveva a Pistoia, e non aveva avuto una vita sempre facile. È morto sabato – 20 luglio – all’ospedale San Jacopo di Pistoia. Si era sentito male alla fine di giugno, gli erano stati riscontrati problemi tanto che era stato necessario il trasferimento in terapia intensiva. Le sue condizioni sembravano migliorare, invece c’è stato un peggioramento fatale.

Il diploma

Carlo avrebbe dovuto laurearsi a breve, tanto che l’Università di Firenze e la Scuola di Scienze Politiche “Cesare Alfieri”, per interessamento del suo presidente Carlo Sorrentino e di Alessandro Pratesi, presidente del corso di laurea in Sociologia e sfide globali frequentato da Amoretti, ha deciso di dedicargli un diploma alla memoria, non una laurea perché la legge non lo consente, ma un attestato del percorso di studi, al quale in questo caso mancava solo la discussione della tesi. A mettere al corrente l’Università sono stati gli amici Davide Chiarugi e Stefania Berti, che con questo gesto permetteranno ai tanti che lo conoscevano e che negli ultimi anni avrebbero forse voluto essergli più vicini, di ricordarlo. Il diploma verrà consegnato in occasione delle sessioni di laurea che si terranno tra il 15 e il 25 ottobre.

La famiglia

La famiglia Amoretti era molto conosciuta: il padre Nino era stato informatore farmaceutico e poi titolare di un centro analisi, la madre Luisa era stata una dipendente comunale. A entrambi Carlo era molto legato ed erano scomparsi, il padre all’inizio degli anni Duemila, la madre più recentemente. Appassionato di sport, da bambino aveva giocato a pallacanestro, poi aveva praticato l’atletica leggera, infine aveva trovato il suo amore sportivo, prendendo i brevetti da sub e lavorando per diversi anni in un’importante società del settore. Aveva gestito anche un negozio di materiali di consumo per l’informatica. Uomo intelligente e sensibile, da ragazzo aveva pubblicato una raccolta di poesie, “Immagini”, che aveva meritato alcuni premi e si era fatta notare per la sua profondità.

La salma verrà tumulata venerdì 26 luglio alle 10 al cimitero di Montecatini.

Il cordoglio

La notizia della sua morte ha trovato quasi tutti impreparati, perché in pochi sapevano di questo problema di salute rivelatosi grave. Anni fa Amoretti era stato colpito da un ictus, ma si era ripreso. Attivo sui social, pochi giorni prima del ricovero improvviso aveva partecipato alla presentazione di un romanzo dell’amico d’infanzia Andrea Pellegrini, e un pomeriggio alla biblioteca San Giorgio dedicato a Bob Dylan, che si era ripromesso di approfondire. La sua “Death is not the end”, comincia così: “Quando sei triste, solo e senza amici, ricordati solo che la morte non è la fine”. La speranza è che per Carlo ci sia finalmente un po’ di pace.  

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