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Montecatini, tra due giorni l’asta delle Terme: in un solo lotto la storia della città

L’ingresso dello stabilimento Tettuccio
L’ingresso dello stabilimento Tettuccio

Dal Tettuccio all’Excelsior, ecco tutti i beni materiali e non inseriti nel bando

14 luglio 2024
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MONTECATINI. Meno due. Solo due giorni per decidere il futuro di una città. Martedì 16, tra due giorni appunto, a mezzogiorno nello studio del notaio Vincenzo Gunnella di Firenze ci sarà l’asta per le Terme. La vendita era stata decisa nella procedura di concordato preventivo numero uno del 2023 negli uffici del tribunale di Pistoia. Un solo lotto, che comprende immobili, aziende e beni mobili che costituiscono il ramo termale del complesso “Terme di Montecatini”, per un prezzo a base d’asta di oltre 42 milioni di euro (42.158.725 per l’esattezza). Tracciando su un’ipotetica cartina della città le aree comprese nel bando (tradotto in cinque lingue, russo e cinese compresi) si comprenderebbe che – anche fisicamente – si sta andando alla vendita di una larga fetta di Montecatini, quella che ruota attorno alla sua miracolosa acqua termale. Un’acqua amata e conosciuta in tutto il mondo, e in particolare dalla clientela che arriva dai paesi dell’ex Unione Sovietica, e fatta di politici, oligarchi e imprenditori che, negli ultimi vent’anni, soprattutto prima dello scoppio del conflitto, nella città ha soggiornato, comprato ville, alberghi e investito.

Ma gli immobili nel bando non sono solo luoghi fisici, rappresentano la storia di Montecatini e danno un senso di appartenenza ai suoi abitanti. Un elenco che si apre, ovviamente, con il complesso del Tettuccio (del resto è anche l’immagine di copertina del bando stesso), e solo per descrivere i suoi tesori non basterebbe un tomo enciclopedico.

Ma andiamo a vedere gli altri gioielli che compongono la “parure” termale. C’è l’Istituto Grocco, quello «con le palme davanti», come veniva descritto ai forestieri in cerca di indicazioni, e chiuso ormai da oltre 15 anni. Ci sono le Terme Excelsior, con la parte storica che guarda al municipio che si sposa perfettamente, nonostante le diverse generazioni, con quella moderna subito dopo, creando un complesso armonico che separa viale Verdi dalla Pineta, e che ha al suo interno un ricco patrimonio di beni mobili: l’antico archivio storico termale, gli arredi d’epoca, i preziosi quadri fra cui diversi macchiaioli, e più grande lampadario antico di Murano d’Europa. Questo edificio veniva utilizzato per la cura idropinica durante la stagione invernale e per le cure di bellezza.

Poi le Terme La Salute con il suo parco, destinate alla cura idropinica dei gruppi più a basso costo e a ospitare intrattenimenti per i curisti. Tornando su viale Verdi troviamo le Terme Leopoldine, sarebbero dovute diventare la più grande piscina di acqua termale d’Europa, ma, invece, alla fine sono state fra le principali cause dell’indebitamento della società. In viale Bicchierai incontriamo le Terme Redi, attualmente aperte e super frequentate grazie a servizi medici affidati alla Croce Rossa e alla piccola piscina termale interna, utilizzata soprattutto per scopi terapeutici, una delle poche a poter vantare il ricambio quotidiano dell’acqua termale. All’interno dello stabilimento Tettuccio troviamo poi il complesso delle Terme Regina. E come dimenticare le piccole e deliziose Tamerici, che conservano all’interno espressioni e opere del liberty, o le Terme Torretta, che costeggiano e la pineta, e che vantavano un giardino esotico contenente centinaia di piante rare.

E, ancora, la “lista della spesa” comprende le Bibite Gratuite in viale Grocco, la Fortuna, l’ex biglietteria, l’edicola di viale Verdi, le ex Latrine Fortuna, i negozi sul viale Verdi, le nuove serre e una bella porzione di’”parco pubblico”, i marchi e i diritti immateriali, i rami aziendali come il caffè storico del Tettuccio, altro gioiello liberty con il bancone originale più lungo d’Europa. Insomma, al di là della prelazione per edifici come il Tettuccio, che la Regione si è impegnata ad acquistare, così come hanno fatto la Fondazione Cassa di Risparmio per l’Excelsior e il Comune di Montecatini per la Torretta, l’ansia per quello che potrebbe accadere tra due giorni è alle stelle.

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