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Femminicidio a Buggiano, Giusy ha litigato col compagno prima di essere ammazzata: è caccia all’assassino


	Polizia municipale e familiari della vittima davanti al campo nomadi di via 24 Maggio
Polizia municipale e familiari della vittima davanti al campo nomadi di via 24 Maggio

La donna, 38 anni, è morta dopo essere stata strozzata nel campo nomadi di via 24 Maggio. Nessun indagato per il momento, la procura procede ancora contro ignoti

13 giugno 2024
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BUGGIANO. Al momento non c’è alcun indagato, ma gli inquirenti sono certi: si è trattato di un omicidio per strozzamento, seguito da un maldestro tentativo da parte dell’autore di inscenare un suicidio, trascinando il corpo sotto un albero, come per indurre a pensare a un’impiccagione. Ed è quindi per il reato di omicidio volontario che la procura di Pistoia ha aperto un fascicolo, al momento sempre contro ignoti. Nessuna contestazione è stata mossa nei confronti del compagno della donna di 38 anni, madre di quattro figli, trovata morta martedì mattina nel piccolo campo nomadi di via 24 Maggio, a Buggiano.

Nella serata di ieri l’altro, l’uomo – Marco Satori, 44 anni – è stato sentito a lungo dagli investigatori dei carabinieri nelle stanze del comando provinciale di Pistoia, formalmente come persona informata dei fatti. Dopo che per gran parte della giornata era stato cercato dalle forze dell’ordine, prima che lui stesso contattasse i carabinieri per far sapere loro che si trovava in un campo nomadi del Pratese. Fatto sta che resta comunque lui il principale sospettato. Soprattutto perché la notte precedente sarebbe stato sentito urlare e litigare a lungo con la vittima all’interno della loro casetta. E visti anche, sempre a detta dei familiari, i pessimi rapporti che da qualche tempo intercorrevano con la compagna, con anche alcuni episodi di violenza fisica.

Intanto, l’autopsia sulla salma di Giusy Levacovich sarà eseguita – tempi burocratici permettendo – nella giornata di oggi, probabilmente all’obitorio di Pistoia (ad ora si trova in quello dell’ospedale di Pescia). Il pm titolare delle indagini, Leonardo De Gaudio, affiderà l’incarico al medico legale Brunero Begliomini non appena saranno notificate tutte le previste comunicazioni di legge ai familiari della vittima, che potrebbero essere interessati a nominare un consulente di parte.

Il corpo di Giusy Levacovich è stato trovato intorno alle 9,45 di martedì da uno dei suoi figlioletti, sul retro della casetta prefabbricata in cui viveva. Contrariamente alla voce che si era diffusa in un primo momento, non con una corda attorno al collo, ma comunque ai piedi di un albero in una posizione studiata per cercare di inscenare il suicidio. Senza successo, dato che fin da subito sono apparsi evidenti al medico accorso sul posto i lividi sul collo lasciati dalle dita di chi l’aveva strozzata in quel piccolo campo nomadi, abitato da un paio di famiglie di origini sinti, realizzato su un terreno privato circondato da alte siepi in via 24 Maggio, fra Buggiano e Chiesina Uzzanese.l

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