Il Tirreno

I soccorsi

Massa, gravissimo il segretario della Lega: il malore mentre era a cena

Nicola Pieruccini
Nicola Pieruccini

Colto da infarto mentre era a cena, è ricoverato all’Ospedale del Cuore

02 ottobre 2024
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MASSA-CARRARA. Il mondo politico e la comunità apuana sono in grande apprensioni per le condizioni di Nicola Pieruccini, 63 anni, segretario provinciale della Lega e manager del settore della gelateria.

A quanto emerso, è stato colto da malore, sembra un infarto mentre era a cena, nella serata di lunedì. Subito le sue condizioni sono apparse gravissime, i familiari hanno chiesto l’intervento di un’ambulanza mentre anche i vicini hanno provato a rianimarlo, purtroppo senza successo. Subito trasportato all’Opa, all’Ospedale del cuore, i medici sono riusciti a tenerlo in vita grazie ai loro macchinari. Per ovvi motivi di privacy e riservatezza, non trapela molto sulle sue condizioni, se non che sono preoccupanti. Per tutta la notte i dirigenti della Lega e non solo sono stati all’ospedale, in molti, anche a livello nazionale, hanno chiesto informazioni. Oggi se ne saprà di più.


Nicola Pieruccini è un politico dal carattere forte, sanguigno, molto presente su tutti i temi d’attualità e della cronaca. Politicamente nasce repubblicano, poi col tempo si è avvicinato alla Lega fino a scalarne i vertici provinciali, prima commissario e poi segretario. Sposato, con una figlia, la sua professione è legata al mondo dei gelati. Come aveva spiegato in un’intervista al Tirreno, ha passato la sua vita in viaggio per il mondo quale direttore Generale della Federazione Italiana Gelatieri. «Ho tirato fuori la mia prima vaschetta di gelato il 17 giugno del 1975 e da lì in poi sono sempre rimasto legato al gelato anche se ho continuato e completato i miei studi» aveva raccontato, con oltre 40 anni trascorsi in giro per Paesi come Canada, Uzbekistan, Usa, Cina, Sud America, Libia.

«Sono nato a Carrara ma ho sempre viaggiato: faccio il consulente per le più grandi aziende di semilavorati per le gelaterie e sono circa 200 le gelaterie che ho aiutato ad aprire nel mondo, dalla Cina al Canada».

Pieruccini nel 1975 era un ragazzino che voleva comperarsi la Vespa: iniziò così la sua prima stagione estiva dopo l'anno scolastico, per comprarsi l’ambito motociclo, per poi continuare a fare le stagioni durante le vacanze estive, fino a quando dopo il diploma andò a Milano per seguire un corso al Politecnico Alimentare: «E due anni dopo ero già consulente aziendale» sottolineava con orgoglio. «L’obiettivo della Federazione - aggiungeva - è la formazione dei nuovi gelatieri attraverso corsi professionali e lo studio delle materie prime, per salvaguardare la storia della nostra professione che altrimenti andrebbe persa perché non ci sono più i ragazzi che vanno a bottega». Era stato anche fra i primi a portare il gelato italiano nell’Est Europeo: «Ho fatto anche una trasmissione televisiva in Cina, a Tianjin sul gelato artigianale» aggiungeva, dissertando su alcuni aspetti del mercato straniero: «In Cina- proseguiva- non amano il dolce ma sono comunque molto incuriositi da tutto quanto è occidentale e in particolar modo dal cibo italiano per cui stiamo cercando di far loro conoscere gli effetti benefici del gelato sul fisico e sulla digestione».

Una persona votata all’internazionalità, combattiva, tenace. Ora tutti sperano che, grazie alla sua forza fibra, possa in qualche modo riprendersi e tornare sulla scena politica, alla sua attività e soprattutto alla sua famiglia.

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