Il Tirreno

L’inchiesta

Carrara, “gang del bosco” e droga: chi sono i dieci sotto accusa

Carabinieri in zona movida a Marina e la droga che fu sequestrata nell’inchiesta (circa 5 chili di hashish)
Carabinieri in zona movida a Marina e la droga che fu sequestrata nell’inchiesta (circa 5 chili di hashish)

Furono sequestrati 5 chili di hashish. Il 1° ottobre dal giudice: tutti i nomi (sono giovani di Carrara e Massa)

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CARRARA. Sono dieci i giovani che il prossimo primo ottobre compariranno davanti al giudice delle udienze preliminari perché accusati a vario titolo di fare parte della cosiddetta “gang del bosco”, protagonista di un giro di spaccio complesso che era stato scoperto e smantellato dai carabinieri dopo mesi di indagini; a colpire, la giovane età dei presunti spacciatori, tra cui anche dei minorenni, ritenuti responsabili di numerose cessioni di cocaina e hashish in tutta la città, soprattutto nelle zone della "movida" del litorale. Il gruppo, secondo le accuse, era in grado di gestire e curare l’intero ciclo necessario per il trattamento della droga. Dopo gli arresti in flagranza e il sequestro di oltre cinque chili di droga, l’inchiesta si è conclusa con tredici indagati (una posizione è stata stralciata, gli atti relativi ai due minorenni coinvolti sono stati girati al tribunale dei minori di Genova).

L’inizio

Tutto era partito, come avevano ricostruito i carabinieri, da una "finta" denuncia. Un 19enne, nell’estate del 2022 si era presentato in caserma accompagnato dal padre per denunciare di essere stato assalito e rapinato da due giovani di sua conoscenza, che sotto la minaccia di un coltello gli avevano portato via una collanina d’oro. I carabinieri, però, avevano approfondito la questione che appariva poco chiara, fino a quando hanno scoperto che il ragazzo aveva inventato tutto per non far sapere al padre che era un assuntore di droghe e che era stato aggredito proprio per questioni legate all’acquisto di una dose di hashish. Da quell’episodio, i Carabinieri di Carrara, al comando del tenente colonnello Cristiano Marella, avevano dato inizio alle indagini; con l’utilizzo di telecamere nascoste e intercettazioni telefoniche, è stato scoperto l’intricata rete di spaccio gestita da una banda al cui vertice, secondo le accuse, si trovava il 23enne Tommaso Pianini, arrestato (avvocato David Giovanni Cappetta), già conosciuto alle forze dell’ordine, e che si sarebbe servito della collaborazione di altri giovani appartenenti alla sua comitiva di amici, compresi alcuni minorenni, tutti capaci di alimentare e gestire una vasta "piazza di spaccio" che arrivava fino alle zona della movida di Marina.

Le indagini

Per mesi i militari dell’Arma hanno monitorato gli indagati, tenendo sotto controllo il punto di partenza della droga che, secondo le accuse, era l’abitazione del 23enne leader del gruppo, adibita a luogo di riunione e base logistica per lo stoccaggio, il confezionamento e la cessione delle dosi, dove il viavai di giovani, compresi i minorenni, era incessante. Così i militari sono riusciti a sequestrare durante l’indagine un totale di quasi cinque chili di hashish che erano stati originariamente nascosti sottoterra nella zona boschiva di Fossola (da qui il nome dell’operazione: "la gang del bosco"). Non sono mancati, inoltre, gli spacci di cocaina (all’incirca 120 grammi il quantitativo di dosi vendute al dettaglio) e i conseguenti arresti in flagranza di ragazzi molto giovani.

Il primo a finire in manette era stato un cliente del gruppo che si era rifornito di 25 grammi di cocaina. Dopo l’arresto del 23enne Tommaso Pianini, il gruppo ha cominciato a sfaldarsi.

Gli indagati

Sono rimasti in dieci come detto gli indagati nel procedimento penale aperto dalla Procura di Massa per detenzione e spaccio e di stupefacenti in concorso, aggravato dal numero dei partecipanti e dalla complicità di minorenni, mentre l’undicesimo è stato stralciato e sarebbe quello da cui è partita l’inchiesta.

Davanti al gup, che dovrà decidere se prosciogliere o rinviare a giudizio gli indagati, olte a Tommaso Pianini di Carrara, compariranno anche Manuel Scroglieri, 22 anni, di Massa (avvocati Francesco Marenghi e Salvatore Grillo); Lorenzo Rossi, 20 anni, di Sarzana (avvocato Jacopo Memo); Ana Maria Larisa Lazar, 21 anni, residente a Torino (avvocato Valentina Ramacciotti); Carlo Hendird Bernieri, 20 anni, di Carrara (avvocato Guido Bernieri); Lorenzo Muracchioli, 20 anni, di Carrara (avvocato Giuseppe Del Papa); Mattia Grillo, 20 anni di Carrara (avvocato Massimiliano Soggia); Nicola Bruno Ricci, 26 anni di Carrara (avvocato Francesco Barsotti); Edoardo Corsi, 25 anni di Carrara (avvocato Giuseppe Del Papa); Simone Bassi, 39 anni, di Carrara (avvocato Luca Pezzica).

Nel dettaglio, Pianini, Scroglieri, Lazar, Rossi, Bassi e due minori (per i quali come detto procede il tribunale dei minorenni di Genova) sono accusati di spaccio aggravato in concorso, per il solo Pianini con l’aggravante specifica di aver consegnato droga a un minorenne, per tutti l’aggravante di aver concorso al reato in più di cinque persone e per aver partecipato alla commissione di un reato per cui è previsto l’arresto in flagranza con due minorenni.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, avrebbero gestito cinque chili di hashish, Pianini quale effettivo acquirente, Scroglieri e Lazar quali accompagnatori in auto per comprare la droga, i 5 chili di hashish tenuta nella casa di Pianini, e con il contributo di Rossi, Bassi e di una minore, avrebbero provveduto a confezionare la droga. Tre chilki venivano sotterrati da Pianini e Rossi. Un chilo veniva ceduto a un minore. Poi, della parte sotterrata, circa un chilo e sette veniva ceduto ad un 25enne, unica parte lesa del procedimento, perché quest’ultimo veniva arrestato e, quando rilasciato, su whatsapp Pianini lo minacciava pesantemente: «Vengo a casa tua vi ammazzo tutti quelli che sono dentro hai capito, porta rispetto perché vi ammazzo tutti».

E ancora: Lorenzo Rossi è accusato di spaccio fra il 2021 e il 2022; Pianini, Scroglieri, Rossi, Lazar, Grillo e Muracchioli, di spaccio a Carrara e Torre del Lago dal 21 ottobre al 27 ottobre 2022. Altri episodi di spaccio sono contestati a Scroglieri (14 settembre 2022), Bernieri (da gennaio a ottobre 2022); Ricci (il 22 ottobre 2022); Corsi (il 18 ottobre 2022); Muracchioli (il 22 ottobre 2022). E ancora, a Pianini, Corsi, Scroglieri e Lazar, spaccio tra Torre del Lago e Carrara tra luglio e agosto 2022. Infine Pianini è accusato anche di minacce. Appuntamento il 1° ottobre davanti al gup Dario Berrino in cui gli indagati e gli avvocati potranno rappresentare gli argomenti difensivi e provare a ribaltare l’impostazione dell’accusa in favore dei loro assistiti.


 

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