Il Tirreno

La storia

Massimo Bertelloni, il fidanzato toscano di Alessia Maurelli e la proposta di nozze alle Olimpiadi: «Volevo sorprenderla, ce l’ho fatta»

di Ivan Zambelli

	Il momento della proposta di matrimonio di Massimo Bertelloni ad Alessia Maurelli
Il momento della proposta di matrimonio di Massimo Bertelloni ad Alessia Maurelli

Il giovane massese fa commuovere in mondovisione la capitana delle farfalle dopo la vittoria del bronzo. I due vivono insieme a Milano e sono fidanzati da due anni e mezzo

11 agosto 2024
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MASSA. La gioia più grande della giornata per Alessia Maurelli, capitana della squadra di ginnastica ritmica dell’Italia, non è stata solo la medaglia di bronzo alle Olimpiadi, bensì la proposta di matrimonio del fidanzato Massimo Bertelloni, 29 anni, di Marina di Massa, ma che vive da qualche anno a Milano.

Massimo ha stupito e fatto emozionare tutti ieri pomeriggio, al termine della gara della compagna a Parigi all’arena La Chapelle. Le immagini e i video di quel momento hanno fatto letteralmente il giro del mondo. Massimo era in ginocchio dopo la premiazione della compagna, per chiederle di sposarlo. «Ma sei pazzo…?» gli ha risposto l’incredula ma tanto emozionata campionessa. Però subito è arrivata la risposta in cui Massimo sperava: «Sì».

Alessia, che a giorni compirà 28 anni, è capitana delle Farfalle dal 2016, con le quali ieri pomeriggio ha vinto la medaglia di bronzo nella finale di ginnastica ritmica a squadre. Ma l’altro protagonista della giornata è il compagno Massimo Bertelloni, nato a Massa nel 1995. Nella vita lavora come store manager, occupandosi anche dell’organizzazione di eventi. Ma la sua passione è anche quella della recitazione, che in futuro spera possa diventare il suo lavoro.

Massimo per chi lo conosce è un ragazzo solare, sempre con il sorriso in faccia. Da inizio Olimpiadi è insieme al gruppo delle ragazze della squadra di ginnastica ritmica, dando una grande “aiuto” tra il pubblico. Del resto è il primo tifoso della sua compagna, al punto che, contattato da Il Tirreno telefonicamente, è pressoché senza voce. Racconta che sì, era emozionato per questa giornata, ma innanzitutto per la gara. Stando a Parigi, racconta, «con il gruppo delle ragazze si è creata una grande affinità, specie in vista di quest’ultima gara. Eravamo tutti lì a sostenerle, ma sapevo che comunque sarebbe andata poi avrei fatto la mia proposta».

Ma non c’è stato bisogno di un piano B: «Le ragazze sono state magnifiche, molto brave, delle grandi».

A quel punto Massimo Bertelloni ha fatto la sua mossa. Dopo la premiazione, mentre la fidanzata era insieme alle compagne di squadra, si è avvicinato alla sua dolce metà e le ha fatto la proposta in mondovisione, mentre tutta l’arena La Chapelle applaudiva a quell’inaspettato momento. «L’ho vista tanto emozionata, spero le sia piaciuto (ride, ndr). Ma a giudicare dalla reazione di Alessia, direi proprio di sì».

Di cosa avesse in mente Massimo erano in pochissimi a saperlo, giusto i parenti a casa e una manciata di altri amici. «Abbiamo fatto di tutto per tenerlo nascosto, perché volevo che restasse concentrata al massimo sulla gara e perché ovviamente doveva essere una sorpresa. A lei piacciano tanto le sorprese e sapevo che poteva farle molto piacere».

Massimo e Alessia stanno insieme da circa due anni e mezzo e convivono a Milano. Lui quando può la accompagna nelle sue gare, come si può vedere anche sul suo profilo Instagram, dove tra tante foto insieme ce n’è una di un bel bacio dato alla compagna al termine di una gara dei mondiali di ginnastica ritmica a Sofia, nel 2022. «È più o meno da inizio anno che penso a questa cosa». Il matrimonio? «No, il momento giusto per farle la proposta. Che Alessia sia la donna giusta per me l’ho capito dopo poco tempo che stavamo insieme. A Milano conviviamo e quello è stato un grande banco di prova. Da lì in poi non ho avuto più dubbi. E allora visto che Alessia sarebbe andata alle Olimpiadi mi sono detto: quale momento migliore? Per me l’importante era renderla felice. Spero che da Parigi Alessia si porti a casa due cose belle. Ma penso proprio di sì».

Del resto non capita tutti i giorni di portarsi a casa una medaglia di bronzo al collo e un anello d’oro al dito.


 

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