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Il caso

Mafia, l’ex pm del pool di Borsellino indagato per favoreggiamento: l’indagine toscana, le cave di marmo e Raul Gardini

Mafia, l’ex pm del pool di Borsellino indagato per favoreggiamento: l’indagine toscana, le cave di marmo e Raul Gardini

Secondo la procura avrebbe insabbiato l’indagine nata a Massa-Carrara e che aveva dei risvolti nel mondo delle cave di marmo

03 luglio 2024
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MASSA-CARRARA. Avrebbe insabbiato l'indagine mafia-appalti avviata da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Gioacchino Natoli, ex pubblico ministero del pool antimafia di Palermo è stato iscritto nel registro degli indagati dalla procura di Caltanissetta per i reati di favoreggiamento alla mafia e calunnia. Secondo quanto si apprende Natoli, che lavorava a stretto contatto con i due giudici uccisi nel 1992 non avrebbe tenuto nella dovuta considerazione il fascicolo aperto dai pm di Massa Carrara e poi confluito nell'indagine madre di Palermo sui rapporti fra i clan e il mondo della politica per l'aggiudicazione degli appalti pubblici. Secondo certe ricostruzione, fu questo filone a portare all’omicidio del giudice Borsellino a Palermo. «Sono stato e sono un uomo delle istituzioni e ho piena fiducia nella giustizia. Darò senz'altro
il mio contributo nell'accertamento della verità», ha dichiarato dopo la notizia Natoli. L’ex pm si era già difeso di fronte alla commissione Antimafia, argomentando contro le accuse che gli erano state rivolte.

Secondo l'accusa l'ex pm Natoli avrebbe aiutato i fratelli Antonino e Salvatore Buscemi (imprenditori mafiosi vicini a Totò Riina, poi divenuti soci del gruppo Ferruzzi di Raul Gardini), svolgendo «un’indagine apparente», facendo in modo che «non venissero trascritte conversazioni particolarmente rilevanti». Questa la ricostruzione della procura di Caltanissetta. Sempre per i pm siciliani Natoli «avrebbe disposto la smagnetizzazione delle bobine e la distruzione dei brogliacci», in modo da occultare i risultati rilevanti in sede d’indagine delle intercettazioni telefoniche.

L’inchiesta tra mafia e cave di marmo

Nel giugno di 31 anni fa Natoli chiese e ottenne per i fratelli Buscemi l'archiviazione in un'inchiesta per riciclaggio, nata su input della Procura di Massa Carrara, che indagava sulle infiltrazioni di Cosa Nostra nelle cave di marmo. Una vicenda di cui ha parlato recentemente Fabio Trizzino, marito di Lucia Borsellino e legale dei figli del giudice ucciso in via D'Amelio. L'avvocato, in audizione Antimafia, ha collegato l'indagine sui Buscemi a quelle del Ros di Mario Mori su mafia e appalti, indicandole come il movente segreto della strage Borsellino. E sottolineando che Natoli, oltre all'archiviazione, chiese pure di smagnetizzare le intercettazioni e distruggere i brogliacci.

La carriera di Natoli

Natoli è in magistratura dal 1978. Ha cominciato la carriera come giudice al tribunale di Trapani e quindi a quello di Palermo, prima di passare alla procura del capoluogo siciliano , dove è rimasto sinché, nel 1998, è stato eletto componente togato del Csm. Tornato in procura a Palermo, nel 2005 è stato nominato presidente di sezione del tribunale e nel 2011 presidente del tribunale di Marsala.

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