Il Tirreno

Commercio

Carrara, sabato riapre lo storico Bar Giardino: la nuova scommessa di Giampiero Peselli

L’esterno del bar
L’esterno del bar

Tante foto di cave e l’immagine del padre della contitolare, morto in un incidente sul lavoro

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CARRARA. Dopo alcuni mesi di chiusura, riapre lo storico Bar Giardino di via Roma. Lavori in corso, in questi giorni, e inaugurazione già fissata per sabato 20 gennaio prossimo alle 17. La piena operatività sarà da lunedì 23: colazioni dalle 6 del mattino, pranzi e pranzi di lavoro, aperitivi. Una scommessa su cui puntano Giampiero Peselli, lo storico titolare per oltre vent’anni dello Scacco Matto di Castelnuovo Magra, e la compagna. Un occhio di riguardo per il mondo delle cave e dei cavatori, con grandi foto esposte nel locale. Fra le immagini, anche una del cuore: la foto in cui, in un gruppo di tre cavatori, è ritratto anche Ferdinando Lucchesi, padre della contitolare, che morì in un incidente alle cave il 23 febbraio dell’83, quasi 41 anni fa: «Quel giorno lo ricordo sempre come se fosse ora», spiega la figlia.

«Questo è un bar storico, esiste dal 1968, è in una zona di passaggio. Lo spazio qui davanti, con il gazebo - afferma Giampiero Peselli - si presta anche per organizzare musica dal vivo ed eventi, magari nel fine settimana. Vorremmo organizzare qualcosa che possa vivacizzare un po’ la città, noi crediamo molto in Carrara, la città è così bella».

Bella ma, facciamo osservare, molto difficile sul piano commerciale. «Questo bar - sottolinea Peselli - ha sempre lavorato, e noi siamo fiduciosi. Sarà una conduzione familiare, e in più daremo lavoro a dei giovani. Puntiamo sulla qualità e su prodotti esclusivi, come la Birra Augustiner, e sulla valorizzazione dei piatti locali: penso ai tordelli alla bergiolese, alle polpette, lasagne al forno, tagliatelle alle ortiche, sono cuoco e cucino io direttamente».

E in merito all’omaggio alle cave: «Carrara è conosciuta nel mondo per le sue cave, anche se noi sappiamo bene che soprattutto in passato c’è stato un pesante tributo di vite umane. Però senza le cave cosa sarebbe Carrara? Noi - ribadisce Peselli - siamo convinti della potenzialità della città e in particolare di questa localizzazione, in tanti passando e vedendo che stavamo risistemando ci hanno chiesto quando avremmo aperto, ed ora eccoci qui, ormai ci siamo e non vediamo l’ora di cominciare», conclude. All’interno, ma anche all’esterno, i lavori sono in corso. Sicuramente, è un motivo di conforto vedere che c’è ancora chi punta su Carrara.
 

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