Incendio nel palazzo. Parte la conta dei danni
I 27 evacuati attendono che gli alloggi siano dichiarati agibili. In quelli non deteriorati si potrebbe rientrare in 15 giorni
AVENZA. Si comincia dal togliere via la fuliggine, il residuo per eccellenza della combustione, che è ovunque e ha annerito tutto. Si parte dalle “pulizie”, per far tornare a vivere l’ala lato monti del palazzone di via Pucciarelli, nella quale da un appartamento al secondo piano, sabato intorno alle 9 sono divampate – dopo un boato – le fiamme. Come avevano valutato i vigili del fuoco chiusi gli accertamenti di sabato, l’ostacolo al rientro dei residenti è innanzitutto di natura “igienica” (anche se non solo).
Si comincia
Ecco perché ieri mattina tecnici dell’Edilizia residenziale pubblica-Erp erano dentro e fuori il palazzo di via Pucciarelli con le maestranze non solo della ditta preposta alle manutenzioni ma anche con quelle dell’impresa che si occupa delle pulizie. Sarà un grande lavoro. L’obiettivo è: far rientrare a casa, il primo possibile, le 27 persone evacuate, sia gli assegnatari degli alloggi che i proprietari; l’ala del palazzo che corrisponde al civico 11 consta di 15 appartamenti, 12 abitati: tre sono di privati il resto è patrimonio dell’Erp.
La speranza
«I condòmini mi telefonano – dice Veronica Viaggi, amministratrice del condominio – Vogliono sapere quando potranno rientrare nelle loro case. Io però ancora non lo so. Dovrà essere fatto un sopralluogo per valutare l’agibilità degli appartamenti. Io credo che per quelli che saranno valutati agibili, che non hanno cioè grossi danni, servirà un’attesa di una quindicina di giorni: lo spero, almeno. Per quelli danneggiati, invece, occorreranno forse mesi. Vedremo. Non c’è ancora nulla di certo».
Il parroco
Anche don Marino Novalesi, parroco di Avenza, che ospita nella Casa del Pellegrino di piazza Finelli una famiglia tra quelle evacuate, conferma il sentire comune tra chi è fuori casa: «Tutte le famiglie – dice – stanno aspettando la conclusione delle verifiche ispettive dei tecnici per poter rientrare nelle proprie abitazioni, il clima è di attesa»
Il punto
Tre sarebbero gli appartamenti che hanno subito effetti rilevanti dall’esplosione e dalle fiamme. C’è quello da cui è partita l’esplosione – che è devastato – e che era occupato da Andrea Marchi, 57 anni, carrarese, uscito venerdì dal carcere dove stava scontando una pena cumulativa, ricoverato all’ospedale Cisanello di Pisa in terapia intensiva per le ustioni riportate. E senza dubbio c’è anche quello corrispondente al piano di sopra. Potrebbe essere necessario puntellare il soffitto dell’appartamento di Marchi dove sarebbe crollata anche una parete: quella dello sgabuzzino dove sarebbero state trovate – secondo una prima ipotesi sulla dinamica dell’incendio – anche tracce di una tanica contenente liquido presumibilmente infiammabile. Sarà la Procura di Massa – che ha aperto un fascicolo d’indagine, titolare è il pubblico ministero Elena Marcheschi – a chiarire cosa abbia innescato il fuoco e a ipotizzare eventuali responsabilità.
La burocrazia
Perché torni la vita al civico 11 di via Pucciarelli occorre che vengano compiuti passi anche di natura burocratica. I vigili del fuoco hanno già inviato all’Amministrazione comunale la cosiddetta informativa, atto che viene fatto al termine di un intervento; la fase successiva è demandata agli enti competenti: in questo caso il Comune. Oltre all’informativa dei vigili del fuoco, l’Amministrazione comunale sta attendendo una relazione tecnica di Erp a cui l’ente ieri stava lavorando. Alla luce di queste due “carte”, sarà la sindaca Serena Arrighi a “disporre”. Si attende un’ordinanza della prima cittadina, che potrebbe arrivare già oggi, con cui la sindaca – presumibilmente – disporrà un’inagibilità temporanea del palazzo per dare tempo a Erp di fare ciò che deve essere fatto. Nessuno al momento si azzarda a stimare il quantum dei danni, anche se – con le verifiche, va da sé – è iniziata anche la conta.
Ha collaborato
Daniela Marzano
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