Il Tirreno

CARRARA. Anche la procura di Massa, come L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (che ha inviato un investigatore «per effettuare il sopralluogo operativo») ha aperto un fascicolo sull’elicottero precipitato sulle colline di Fontia venerdì scorso. Un incidente in cui è morta una giovane pilota di 28 anni originaria di Faenza, Naomi Maiolani. Le ipotesi di reato sono disastro colposo e omicidio colposo. L’analisi dei dati raccolti dalla scatola nera del velivolo consentiranno agli inquirenti di stabilire la causa dell’incidente.

Quel giorno, nella zona era in vigore un’allerta arancione e c’era vento forte, ma pare si possa escludere che la causa sia il maltempo, anche perché sono condizioni meteo che la pilota ha incontrato per tutto il tragitto.

L’elicottero era di proprietà della ditta di noleggio Elitellina, di Sondrio, ed era partito la mattina da Oristano, in Sardegna. Naomi doveva riportare indietro l’elicottero che era stato noleggiato alla guardia forestale – che ha base a Oristano – per la campagna antincendi in Sardegna. Aveva fatto poi tappa per un rifornimento all’isola d’Elba e stava tornando nel comune lombardo quando è precipitato a Carrara e ha preso fuoco.

Le ricerche della donna sono andate avanti per ore. Non era infatti a bordo e nemmeno nelle vicinanza. Per questo sono saliti sulle colline di Fontia anche gli uomini del soccorso alpino che cercavano nei boschi mentre un elicottero della guardia di finanza con una termocamera sorvolava la zona. Il corpo è stato trovato dai vigili del fuoco sotto l’elicottero: era carbonizzato. La 28enne aveva ottenuto il brevetto come pilota commerciale all’Italfly Aviation di Trento, nel 2019, e da allora non aveva mai smesso di volare.