Il Tirreno

CARRARA. Riapre oggi dopo 3 anni di chiusura, il ristorante Osteria “Da Vittorio”, noto locale di via del Cavatore specializzato in piatti tipici carrarini che si è fatto conoscere per stoccafisso, baccalà, trippa e una caratteristica ribollita, apprezzata soprattutto da tanti clienti e vip anche da fuori provincia. Se li ricorda tutti il titolare ed ex-gestore Vittorio Dazzi, quando cantanti come Zucchero, Francesco Gabbani o Piero Pelù venivano a gustare i suoi piatti tradizionali e le sue lasagne stordellate, oppure gli attori del Garibaldi, o per mesi la troupe della fiction girata nel 2018 “Sacrificio d’Amore”, realizzata da Canale 5.

«Siamo nati come vinaioli – ricorda Vittorio – intorno alla metà degli anni ’60. Poi abbiamo cambiato destinazione d’uso e siamo diventati bar. Il ristorante è nato poco alla volta, stanza per stanza ci siamo allargati fino a diventare, a metà degli anni ’80 un vero e proprio ristorante di prodotti tipici. Poi c’è stata la battuta d’arresto del Covid e siamo rimasti chiusi. Da lì la decisione di darlo in gestione, pur mantenendo il nome e la peculiarità delle ricette. Abbiamo trovato una coppia a cui darlo in gestione, Tommaso Borghini di Massa e la sua compagna Monica Serban. Era ora che passassimo il testimone, il locale è grande e ha potenzialità».

Tommaso è un cuoco d’esperienza, 31 anni molti dei quali spesi a “farsi le ossa” in ristoranti a Forte dei Marmi, Montemarcello, Marina di Carrara, e ora è nella sua nuova veste da imprenditore. Lavorerà in collaborazione con Monica, la sua compagna. zIl menù sarà ricco, non mancheranno i piatti della tradizione, mantenendo ovviamente i classici stoccafisso, baccalà, ribollita e taglierini nei fagioli, ma la varietà di pasta comprenderà anche tordelli, cappelletti, lasagne» dice Tommaso non svelando altri assi nella manica che verranno noti dopo l’inaugurazione prevista fra un paio di settimane. «Sicuramente alla carne affiancheremo anche altre ricette di pesce, come fritture, muscoli ripieni e spaghetti allo scoglio. Non sono mancati i confronti con i vecchi gestori, sulle loro ricette tipiche e sui loro fornitori, concordi entrambi di mantenere alta la qualità dei prodotti serviti». La struttura è rimasta inalterata, rivista nello stile degli arredi, arricchita di quadri. «Tecnicamente l’abbiamo rilevata circa 3 mesi fa, dopo la lunga pausa di chiusura, giusto il tempo per risistemarla e poterla riaprire».