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Carrara, Capitaneria di porto in rosa: prima donna al comando

di Daniela Marzano
Carrara, Capitaneria di porto in rosa: prima donna al comando

Palermitana, ha alle spalle l’esperienza della Costa Concordia

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MARINA DI CARRARA. Da domani (sabato 17) la capitaneria di porto si tingerà di rosa: ed è la prima volta che accade. Il comandante capitano di fregata che succederà a Antonio Masiello, fino a ora all’apice della capitaneria di porto di Marina di Carrara, sarà una donna: Monica Selene Mazzarese.

E così ieri – nella sede della capitaneria – Mazzarese si è presentata, anticipando la cerimonia del passaggio delle consegne prevista per questa mattina. «Sono felice di assumere questo comando – dice – perché ritorno in Toscana dopo la mia esperienza a Porto Santo Stefano di quasi dieci anni, dove mi trovai a gestire un momento critico: l’emergenza del recupero del relitto della Costa Concordia. È stato bello ritrovare vecchi colleghi tornando sotto la Direzione marittima della Toscana».

Chi è

Palermitana, classe ’69, dopo la laurea in giurisprudenza, era avviata verso una brillante carriera in Magistratura, che riteneva – allora – il suo progetto di vita, motivata anche da quel periodo storico, le stragi degli anni’90: “le bombe del ’92- ’93”. «Non mi aspettavo di vincere il concorso in capitaneria», confessa; ma lo vinse e «feci allora una scelta di vita che mi ha dato tante soddisfazioni». Monica Selene Mazzarese è anche mamma di due gemelli di 12 anni, un maschio e una femmina, ruolo che ha saputo rivestire senza difficoltà grazie al supporto del marito – dice – che è ufficiale dell’aeronautica, e all’abilità – racconta – nel sapersi organizzare, e che arriva anche dall’essere da più di 20 anni all’interno di un corpo militare, con la responsabilità che questo comporta in fatto anche di incarichi e spostamenti.

Il titolo

«Rappresento un ruolo preciso, identifico una istituzione e ogni nome nasce per definire qualcosa. Qualsiasi declinazione al femminile – è il suo pensiero – snaturerebbe il significato stesso di quel ruolo», così risponde alla richiesta dell’appellativo con cui rivolgersi a lei; un capitano di fregata come titolo e un comandante di capitaneria come ruolo rivestito. Proprio riguardo a quest’ultimo Mazzarese si racconta ulteriormente.

«Nuovi stimoli»

«Questa esperienza di comando – dice – arriva come un nuovo sprone nel mio percorso di vita personale perché dopo anni passati negli uffici legislativi ministeriali a redigere normative a contatto con i ministeri dello sviluppo economico e delle infrastrutture e trasporti (sono demanialista), ora ho la possibilità di applicarle e di tornare a essere in contatto con le persone. Sono sempre stata una persona con la voglia di fare, non subisco le situazioni, cerco piuttosto di gestirle e di migliorarle nel rispetto delle istituzioni, sempre nell’ottica del bene comune». «Ricevo una eredità importante che mi dà sicurezza conoscendo il mio predecessore – aggiunge – e saranno sicuramente due anni intensi che affronterò con determinazione e in modo dinamico, perché ognuno deve lasciare il senso migliorativo di un comando, senza personalismi. Al momento non vedo particolari criticità impellenti, ho solo constatato che siamo in presenza di una realtà portuale che sta crescendo in modo veloce, con una ricaduta economica e sociale sulla zona. Collaboreremo con tutte le istituzioni per farlo crescere in modo sinergico con le esigenze della comunità locale».

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