Il Tirreno

i nodi della sanità 

L’idea Asl: un nuovo centro specialistico davanti al Monoblocco (che sarà demolito)

Tiziana Gori
L’idea Asl: un nuovo centro specialistico davanti al Monoblocco (che sarà demolito)

Le attività che oggi si trovano all’ex ospedale e alla Casa della Salute sarebbero spostate in un’unica struttura

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Un edificio ex novo, di fronte al Monoblocco, sempre in proprietà Asl. Due piani più il piano terra, con le principali funzioni spostate lì e il Monoblocco demolito.

Se ne parla. «C’è anche questa ipotesi al vaglio». C’è un progetto di massima, spiega la dottoressa Monica Guglielmi, responsabile Zona apuana per la Asl. Un’ipotesi su cui si deciderà «in breve tempo». Perché «c’è bisogno di risposte in tempi accettabili. Con il nuovo ospedale organizzato per acuzie il ruolo dei Distretti, delle Case della salute, del territorio insomma, è diventato fondamentale». Andrea Figaia (Cisl Sanità) e i colleghi dei sindacati confederali e dei pensionali Cgil e Uil hanno incontrato la dottoressa Guglielmi.

«Stiamo lavorando – spiega Guglielmi – su una soluzione per Carrara e Avenza, dove i lavori sono bloccati. Per la Casa della salute di via Giovan Pietro le risorse previste nell’accordo di programma si sono rivelati insufficienti. Nel frattempo si sono avuti i problemi sul Monoblocco. Non abbiamo ancora preso una decisione definitiva, ci siamo incontrati due volte a Firenze con l’assessore regionale alla Sanità (Stefania Saccardi, ndr) e con il sindaco. Ma l’obbiettivo è di decidere prima di agosto».

Tappa fondamentale del percorso l’incontro in programma domani con la direttrice generale di Massa-Carrara Maria Letizia Casani.

A maggio De Pasquale ha ottenuto dalla Regione l’impegno a uno stanziamento aggiuntivo di 3, 5 milioni di euro, che secondo i tecnici Usl sarebbe sufficiente per i lavori sia al centro polispecialistico Sicari che ad Avenza. «Mentre discutevamo su come attuare gli interventi – spiega Guglielmi – è venuta fuori l’ipotesi di costruire un edificio ex novo davanti al Monoblocco, che sarebbe poi demolito. Una palazzina «a posto da un punto di vista statico, sismico, dell’approvvigionamento energetico, e adeguata alle nostre necessità». Perché adeguata? «Non possiamo nasconderci che nel Monoblocco ci sono anche attività sovradimensionate. Stiamo valutando tutto, anche i costi».

«Dobbiamo capire – aggiunge Guglielmi – quanto impatterebbe sul territorio. Parliamo di dimensioni importanti, almeno 4mila metri quadrati. Il nuovo edificio sarebbe situato tra la portineria e il Monoblocco. C’è una strada, ci sono degli alberi (che dovrebbero essere abbattuti). Il terreno è nostro ed edificabile. Da questo punto di vista non ci sono problemi». «Il progetto di massima pensato con i nostri tecnici e il Genio civile prende in considerazione le attività del Monoblocco e della Casa della salute. Quindi medicina generale, salute mentale, il centro degli studi alimentari, la guardia medica, e così via. Abbiamo conteggiato gli spazi necessari. Sarebbe composto da piano terra più due piani».

«Sì – conferma Andrea Figaia – la dottoressa Guglielmi ci ha parlato di questa nuova soluzione sul tappeto. Come sindacati chiediamo che non ci sia interruzione di servizi e che tutte le attività ad oggi presenti e funzionanti nel Monoblocco e nelle sue adiacenze trovino spazi idonei, qualunque sia la soluzione scelta».

E Massa? «L’organizzazione territoriale è ancora peggiore. L’unico finanziamento presente sono i 1. 800 euro della giunta Pucci per l’acquisto del terreno di proprietà delle ferrovie. Punto da ridiscutere perché la proposta fu rigettata dalla giunta Volpi. Non c’è stato alcun incontro istituzionale con la giunta Persiani, che ufficiosamente ha avanzato la proposta di usare la zona del parco degli Ulivi, una soluzione che come sappiamo non piace alla gran parte della cittadinanza. Abbiamo aperto una trattativa con Erp per rendere funzionale il Distretto di Villette. A Marina di Massa e Carrara le strutture Asl soffrono di collocazioni non idonee. In pratica, a tutt’oggi, non ci sono risposte ai problemi della sanità territoriale». —

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