Il Tirreno

Antonio Maffei al lavoro primi nodi: frane e strade

Cristiano Borghini
Antonio Maffei al lavoro primi nodi: frane e strade

Il neosindaco di Comano mette al primo posto le azioni contro lo spopolamento Ecco i sette eletti in consiglio della maggioranza e i tre dell’opposizione

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COMANO. Antonio Maffei ha conquistato Comano, raccogliendo il testimone di Cesare Leri, con il 73% di voti, confermando il trend che vuole il comune roccaforte del centrosinistra lunigianese. In questa votazione sono tornate a scontrarsi due formazioni elettorali, dopo l’anomalia registrata cinque anni fa che vide il centrodestra non presentare la lista per un’oggettiva carenza di figure candidabili. Antonio Maffei nella sua carriera politica ha ricoperto diversi ruoli tra Comune e Provincia, ma è la prima volta che si approccia con il ruolo di primo cittadino. «È un’emozione unica. – racconta Antonio Maffei – Una volta calato nel ruolo ti accorgi subito di quanto sarà gravoso il peso che dovrai portare sulle spalle. Quando si riveste il ruolo di primo cittadino si ha la responsabilità di tutti i miei concittadini, provando ad intervenire su tutte quelle criticità che mi evidenzieranno”. «È difficile fare il sindaco in un piccolo paese di montagna – prosegue Maffei – ci vuole impegno e passione, non c’è alcun ritorno economico e le risorse statali sono sempre meno. Per farlo bisogna essere innamorato, come io lo sono, della nostra terra e dei nostri borghi. Dobbiamo preservarli dallo spopolamento. Per questo nei miei primi cento giorni cercherò di avviare rapporti anche con le altre due Province con cui confiniamo, per cercare di valorizzare un interscambio turistico e istituzionale atto a promuovere Comano».

Un altro legame importante che Maffei vuole potenziare è quello con il Parco dell’Appennino: «Comano si trova all’interno del Parco, bisogna rinnovare la sinergia con l’Ente, ma soprattutto utilizzare il veicolo del riconoscimento Mab per promuovere il nostro comprensorio, facendo conoscere il nostro borgo al di fuori dei confini lunigianesi». Il neoeletto sindaco ha già individuato una criticità su cui lavorare sin da subito: «Dal nostro insediamento abbiamo già avviato le prime interlocuzioni con la Provincia per riuscire a realizzare un progetto cantierabile che possa risolvere la situazione che insiste sulla viabilità del Lagastrello. Questa strada è infatti troppo stretta, mettendo a rischio l’incolumità di chi viaggia, ma soprattutto sono stati rilevati diversi punti in cui sono in atto movimenti franosi. La nostra priorità quindi sarà quella di metterla in sicurezza ed allargare la carreggiata, facendo tornare le persone a calcare questa arteria». «Io voglio lanciare a tutte le istituzioni il nostro grido d’aiuto: stiamo morendo, i piccoli centri montani stanno morendo. Vittime dello spopolamento e del centralismo. La nostra terra va salvaguardata, ma non possiamo farlo da soli. Sono certo che, in un prossimo futuro, ci sarà l’inversione del trend, con le persone che dalle città torneranno alle campagne. Ma Comano deve farsi trovare pronta, da sola però non può farlo».

A sostenere la maggioranza di Maffei ci saranno i sette consiglieri eletti nella lista “Uniti per Comano”: Luciano Betti (28 preferenze); Francesco Brugnoni 22; Eduardo De Palma 30;Francesco Fedele 43; Lucilla Galeazzi 59, Anusca Pellegrini 35, Gloria Ricci 25.

L’opposizione di “Cambiamo Comano” avrà invece tre consiglieri comunali: la candidata sindaca “bocciata” Rita Galeazzi affiancata da Marta Nardi che ha raccolto 33 preferenze e Luciano Galeazzi con 26. —

Cristiano Borghini



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