Arriva la tromba d’aria Ricortola in ginocchio
Divelto il tetto degli spogliatoi del campo sportivo. Alberghiero inagibile Decine di auto sepolte dagli alberi, Ippo Mare e club nautico spazzati via
MASSA. Alle nove e mezza di mattina ha iniziato a piovere insistentemente. Chi era già in giro a quell’ora, nonostante la giornata festiva, ha cominciato a temere allagamenti. Invece tutto sarebbe diventato parecchio più complicato nemmeno un’ora più tardi con il vento che si è alzato all’improvviso. Fino a trasformarsi in una vera e propria bufera. Una roba che in pochi si ricordavano di aver visto prima di ieri. E che ha fatto scempio di tutto quello che ha trovato sul suo cammino.
Sicuramente due, forse addirittura tre, sono le trombe d’aria che si sono abbattute a Partaccia, Ricortola e sul lungomare. Parecchi danni, soprattutto a Ricortola dove il vortice di vento ha scoperchiato gli spogliatoi e l’infermeria del campo da gioco della squadra locale con la stessa facilità con cui si apre una scatola di pelati. Non contento Eolo ha piegato la recinzione del terreno adiacente dove si gioca a baseball. Cinquantamila euro ci vorranno per rimettere le cose al loro posto. Non sarà semplice. Anche perché questa è una zona che poco meno di un anno fa era stata messa in ginocchio dall’alluvione. Come si dice in questi casi, insomma, piove sul bagnato.
Stessa cosa per la Partaccia, che a metà mattinata era paralizzata perché quattro alberi si erano abbattuti lungo via delle Pinete. E nessuno è più transitato da quelle parti. Ma l’elenco delle piante - o dei rami - che sono caduti come birilli è lunghissimo. Hanno provocato parecchi disagi e hanno costretto i vigili del fuoco a un lungo e meticoloso lavoro di verifica su pali della corrente elettrica e tetti delle case. Anche le automobili parcheggiate nelle zone flagellate dalle raffiche sono state sepolte da una montagna di detriti di ogni dimensione. Sarà di migliaia e migliaia di euro il conto che si vedranno presentare dai carrozzieri i proprietari delle vetture. Alcune sono state schiacciate e probabilmente verranno rottamate.
A proposito di tetti quello dell’istituto alberghiero è stato sventagliato dalla coda della tromba d’aria. Si è creata una voragine che ha fatto entrare l’acqua piovana, fino a che non sono arrivati i teli per coprire il buco. Fuori uso l’aula informatica - decine i computer che sono da buttare via -, ma soprattutto parecchie perplessità sulla stabilità dell’edificio scolastico. Dato che gli infissi sono stati letteralmente scardinati e anche il cortile è stato trasformato in un campo di battaglia. Tanto che in serata è stata firmata dal sindaco l’ordinanza di sospensione dell’attività didattica. Fino a data da destinarsi.
Ma l’elenco delle cose distrutte - per fortuna nessuno si è fatto male ieri mattina - non si ferma qui. Pure i gestori del circolo della vela hanno avuto il loro bel da fare per recuperare le imbarcazioni che sono state sollevate dalla tromba d’aria e scaraventate diversi metri più in là. Il vortice non ha colpito in pieno quella zona, altrimenti le conseguenze potevano essere davvero serie.
Altro punto critico in via delle Pinete è stato il centro sportivo IppoMare. I gazebi della struttura sono stati gettati all’aria manco fossero dei bastoncini dello Shangai. Praticamente quello che è stato realizzato negli anni con tanta fatica non c’è più e bisognerà mettere mano al portafoglio per tornare alla normalità.
Il sindaco Alessandro Volpi, alcuni assessori e consiglieri hanno fatto un giro delle zone messe in ginocchio dalla burrasca insieme ai tecnici del Comune. Urgono risorse per dare una mano a questa gente. Da oggi si penserà anche a questo.
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