Quattro anni fa chiudeva la Eaton di Massa
Le tappe della vicenda dal 2004 ad oggi e le storie degli ex dipendenti nell’edizione in edicola oggi, 9 ottobre 2012
Quattro anni fa chiudeva lo stabilimento massese della Eaton. Una scelta aziendale piombata d’improvviso sui 345 dipendenti, dopo che la decisione della casa madre della multinazionale americana di delocalizzare la produzione in Polonia. Da quel 9 ottobre 2008 a oggi, ancora 250 persone sono in attesa di occupazione. Gli ex dipendenti hanno comprato uno spazio pubblicitario di una pagina per lanciare il loro messaggio alla politica: “non ci meritavamo di vivere questa brutta storia», spiegano. «Siamo al punto di partenza per quanto riguarda l’industrializzazione e l’accordo di programma. Ad oggi non si è creato un posto di lavoro», tuona Giovacchino Pitanti, uno dei sei ex rappresentanti delle Rsu. Tra le tante storie, ecco quella di Sabrina Tognini e del marito Gianni Rustighi, entrambi ex dipendenti Eaton, che oggi hanno aperto un laboratorio di pasta fresca. E quella di Marco Alberti, che alla Eaton ha dedicato versi toccanti. Tra gli ex dipendenti c’è anche chi fa autocritica: «Per due anni siamo rimasti a casa a prendere lo stipendio. È vero, era difficile non accettare, ma in questo modo ci hanno tenuti buoni. Se eravamo più cattivi, se osavamo di più, potevamo strappare qualcosa di più», spiega un ex progettista meccanico.
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