Lucchese, altro colpo di scena. Longo: «Vendiamo la Sanbabila»
Il presidente annuncia la cessione della società proprietaria della squadra
LUCCA. Ennesime novità societarie alle porte in questo avvio di 2025 per la Lucchese, dallo scorso 14 gennaio di proprietà della Sanbabila Srl. All'indomani della chiusura della sessione invernale del calciomercato, si sono infatti intensificate, fino a trovare un punto d'accordo, le trattative per il 100% delle quote della holding con sede a Milano in via Melchiorre Gioia. «Stiamo provvedendo alla cessione della Sanbabila, con all'interno la Lucchese, a imprenditori italiani che non avevano mai avuto esperienze nel mondo del calcio – spiega il presidente del club rossonero, l'avvocato Giuseppe Longo –. Non si tratta di professionisti campani. Contiamo domani (oggi per chi legge, ndr) di rivelare il nome di queste persone. In queste ore sto inviando i documenti necessari ai due soci di Sanbabila, Mirko Garzia amministratore unico dell'Investum Sa (società finanziaria con sede a Lugano) e Luisella Corda, che usciranno da Sanbabila. Il sottoscritto, anche per agevolare il compito dei professionisti entranti, resterà sia amministratore delegato di Sanbabila che presidente della Lucchese».
In merito alla presunta trattativa avuta con il Racing City Group, l'avvocato napoletano ci tiene a precisare alcuni passaggi. «Con Morris Pagniello mi sono soltanto incontrato per cortesia in un hotel di Napoli la domenica successiva al match contro l'Ascoli – ricorda Longo –. Avevo stretto un patto di riservatezza legato alla trasmissione, meramente a titolo conoscitivo, degli atti senza nessuna trattativa. Di colpo, ci siamo visti investiti di un comunicato del loro gruppo sui social. L'offerta abbozzata era irrisoria, in più alcuni nomi non ci convincevano molto. Non avevamo manifestato l'intenzione di vendere la Lucchese a loro. Con l'ex patron del Chieti Ettore Serra, poi, c'era stato un fugace saluto al Porta Elisa la sera del vittorioso 2-1 sull'Ascoli. Sul mercato abbiamo incontrato qualche difficoltà, ma del resto le ha avute pure il Napoli. Dobbiamo assolutamente raggiungere la salvezza».
Detto di come Longo tornerà nella città dell'arborato cerchio lunedì 17 febbraio (data entro la quale dovranno essere saldati gli stipendi) per la sfida interna contro il Perugia, l'attuale numero uno del club rossonero ha spiegato come sempre nei prossimi giorni avverrà la nomina ufficiale di Luca Nember, già all'opera durante il mercato invernale, come direttore sportivo. Intanto se ne sono andati i tre custodi dell'impianto di Saltocchio. Dopo l’elezione con percentuali bulgare (oltre il 98%) del presidente federale Gabriele Gravina sono maturi i tempi per la riforma, ormai ineludibile, dei campionati. E all’ordine del giorno nel prossimo consiglio federale dovrà esserci la rimodulazione dei criteri di promozione e retrocessioni e la diminuzione delle squadre professionistiche nell’ottica europea (Francia, Germania e Spagna) che vede ai nastri di partenza 60 squadre suddivise in tre campionati. L’idea che sta prendendo piede in queste ore è legata a una diminuzione, anche nell’ottica di quanto sta accadendo il Lega Pro (casi Taranto e Turris più altri 5-6 club monitorati dagli organi di giustizia sportiva e a giugno l’esclusione dell’Ancona), delle formazioni di C che passerebbero da 60 a 40 con il taglio di un girone. Resta da capire se la riforma sarà attuabile nella stagione 2025-26 o in quella 2026-27