Il Tirreno

LUCCA. Broker cinquantenne italo-canadese con un cognome non riconducibile al nostro Paese. Questo l’identikit del misterioso personaggio interessato all’acquisizione dell’As Lucchese 1905 e che ha già manifestato – prima con un contratto preliminare e poi con un versamento (al momento modesto) avvenuto dopo una dozzina di giorni di attesa – il suo interesse a rilevare il 100% del club rossonero. Bene essere chiari: la trattativa non è affatto perfezionata e tantomeno conclusa. L’unica certezza è legata al prezzo d’acquisto: 500mila euro. Soldi che dovrebbero sancire il lasciapassare per l’acquisizione del club da parte dell’intermediario che, evidentemente, avrebbe dietro altre persone. Logicamente ci sarebbe poi da accollarsi sia la parte dei debiti commerciali, sia gli 8/12 di 1.700mila euro di stipendi, sia i 400mila euro di mutuo e infine da investire sul mercato di riparazione per salvare la squadra dalla retrocessione. Si parla di 2-2,5 milioni che, se l’acquirente estero potesse contare su un discreto capitale, non sarebbero una cifra insormontabile. Oltretutto non dovrebbe nemmeno ricapitalizzare. Stupisce però l’assenza di controlli a monte di documenti e bilanci da parte della componente acquirente. Un acquisto il buio, senza il consulto con i professionisti, ci pare un tantino rischioso. Il broker che tira le fila dell’operazione sarebbe un personaggio legato al mondo finanziario conosciuto dal direttore sportivo Claudio Ferrarese che poi lo avrebbe presentato all’amministratore Ray Lo Faso facendo partire la trattativa che sta andando avanti. L’obiettivo è concludere già la prossima settimana e possibilmente entro la fine del mese in modo da dare un assetto definito e maggiori certezze sia alla squadra che a una tifoseria stanca e depressa che finisce per disertare il Porta Elisa.


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