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Il mondo del mattone a Lucca: le quotazioni, i dati zona per zona e le tendenze

di Michele Masotti
Uno scorcio dall'alto della città
Uno scorcio dall'alto della città

I numeri della Fiaip su prezzi e compravendite di inizio 2025. Barsotti: «Scenario positivo? Vi dico perché»

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LUCCA. Con la stagione turistica ormai alle porte, il mercato immobiliare lucchese è pronto a confermare quanto di buono di realizzato nel 2024, sebbene negli ultimi 12 mesi gli acquirenti abbiano dovuto fare i conti con alti tassi di mutuo. Il 2025 promette di essere un anno ancora più redditizio per questo settore limitatamente al territorio comunale. I valori al metro quadro, forniti dalla Fiaip (Federazione Italiana Agenti Immobiliari), evidenziano come stia avvenendo un’impennata degli investimenti nel mattone, pure in materia di seconda casa o per la messa a rendita da utilizzare alla stregua di un affitto breve, tra centro storico e prima periferia della città dell'arborato cerchio.

I dati

Analizzando le valutazioni dei quattro tipi di abitazioni (nuova, in ottime condizioni, in buono stato e da ristrutturare), tra i principali fattori da annotare spiccano le quotazioni del centro cittadino. Nel "salotto buono" della città una casa ristrutturata può andare da un minimo di 3.700 euro al metro quadro a un massimo di 4.100 mentre un'abitazione ritenuta in ottime condizioni oscilla dai 3.600 euro ai 3.900. Per le dimore definite abitabili, invece, la valutazione parte da un minimo di 2.900 euro al metro quadro a un massimo di 3.600. Sono in crescita pure le valutazioni delle case situate nelle prime periferie, diventate l'oggetto del desiderio sia per coloro che devono sistemarsi a Lucca per motivazioni di natura lavorativa che per le giovani coppie under 40, prossime a liberarsi del "giogo" degli alti tassi di mutuo. A Sant’Anna, giusto per dare un esempio, una casa in ottime condizioni varia da un minimo di 2.000 euro al metro quadro a un massimo di 2.200; una casa abitabile da un minimo di 1.400 euro al metro quadro al massimo di 1.800.

Lo scenario

Una tendenza positiva, dunque, che lascia ben sperare per il resto di questo 2025. Se si considera, poi, come a livello turistico l'appeal di Lucca sia ancora in crescita, i conti per l'intero comparto dovrebbero decisamente tornare. «I rilevamenti indicano che il numero di transazioni immobiliari è stato in crescita – dichiara il presidente di Fiaip Pisa-Lucca Armando Barsotti –. Se consideriamo l'intera provincia la quotazione media si attesta a 1.500-1.600 euro al metro quadro. Oltre alla Versilia, però, voglio sottolineare come il fenomeno del mercato abitativo turistico sta interessando sempre di più pure il capoluogo della provincia. Sebbene ci siano state delle difficoltà, al 2024 do un voto positivo. Il 2025 dovrebbe svilupparsi come un anno di consolidamento, a patto che la politica monetaria europea confermi la riduzione dei tassi di interessi per il lungo periodo».

Affitti brevi

Saliti da un paio di anni a questa parte al centro del dibattito, le locazioni brevi dividono larga parte dell'opinione pubblica. C'è chi vorrebbe limitarle chiedendo l'ingresso in campo del Comune, c'è chi invece le considera come una risorsa importante. «Su questa discussione credo che ci sia molta ipocrisia – sentenzia Barsotti –. Gli affitti brevi sono un aiuto importante all'intero territorio. A differenza della locazioni ordinarie, questo tipo di dimora offre nella maggior parte dei casi una maggiore vicinanza ai servizi. Spesso molte seconde case vengono acquistate per tale finalità. Non credo dovrebbero essere ingerenze comunali per limitare il loro uso. Anzi, spetterebbe proprio ai Comuni attuare quelle politiche di housing sociale necessarie per coloro con dei problemi abitativi».

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