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Lucca, addio a Enzo Berti: le sue aziende hanno fatto la storia del commercio

di Pietro Barghigiani
Lucca, addio a Enzo Berti: le sue aziende hanno fatto la storia del commercio

Il fratello Doriano: «È sempre stato un imprenditore all’avanguardia»

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LUCCA. Arrivava prima degli altri. Nel fiutare quello che era nell’aria, ma che non tutti percepivano. Lui sì.

Enzo Berti, scomparso alla soglia dei 93 anni (li avrebbe compiuti il 16 aprile) , fa parte di quella generazione che ha fatto la storia dell’imprenditoria lucchese. E con lui i fratelli Silvano e Franco, da tempo deceduti, e Doriano.

Figli del capostipite Elia, che darà il nome all’azienda di famiglia (la figlia Piera ha fatto parte dell’impresa per anni, poi ne è uscita) , che dal dopoguerra alla metà degli anni Novanta è entrata con i suoi prodotti nelle case dei lucchesi contando su una varietà di articoli commerciali che andavano dall’arredamento all’elettronica e al settore dei combustibili.

«Enzo è sempre stato un imprenditore all’avanguardia – è il ricordo di Doriano – . Negli anni Cinquanta portava nelle case delle famiglie lucchesi le bombole del gas quando la maggior parte ancora si alimentavano con il carbone. Poi decise di dedicarsi anche agli apparecchi radio e continuò con gli elettrodomestici (frigoriferi e lavatrici soprattutto) e l’arredamento. E sempre con successo».

All’inizio, quando il dopoguerra era il passato prossimo e il boom economico era ancora di là da venire, Enzo effettuava le consegne di fornelli e bombole a gas con un ciclomotore Isomoto e poi in Lambretta. Testa e sacrificio.

Il brand “Berti Arredamenti”, come direbbero ora gli esperti del marketing, era un richiamo attrattivo anche fuori dai confini lucchesi. Un nome di successo che faceva della ditta a conduzione familiare un perno dell’economia locale. Un numero dice tutto: arrivò ad avere 180 dipendenti.

Un libro “I miei ricordi. Un’avventura unica” curato da Adolfo Berti e fortemente voluto da Doriano racconta l’epopea economico-familiare che diventa anche storia di una provincia. La genesi dell’attività cominciò negli anni Trenta con Elia Berti impegnato a tagliato di boschi e produrre di carbone per aprendo nel 1936 un di rivendita in Borgo Giannotti. Nel 1946 i figli Enzo e Silvano entrarono a lavorare con il padre e nacque la “Elia Berti e figli” mentre nel 1952 si unirono anche gli altri figli, Doriano e Franco. Alla fine degli anni’50 la ditta aveva dieci fondi dove commercializzava mobili di vario genere. Da Borgo Giannotti a Sant’Angelo e Sant’Anna con un capannone costruito ad hoc. Anni d’oro per il commercio al dettaglio. Poi, segno dei tempi, l’arrivo della grande distribuzione e l’affermarsi dei centri commerciali dove si entra e si trova di tutto, furono colti come i messaggi che era l’ora di cambiare passo. Altra intuizione dei Berti dopo quelle da autentici pionieri del commercio come aveva dimostrato Enzo.

Nel 1995 la vendita a Mercatone Uno che a sua volta ora ospita la società Globo.

«Quando vendemmo a Mercatone Uno la condizione fu che venissero assunti tutti i collaboratori – sottolinea Doriano – . E così fu. Ci tengo a ricordarlo perché la nostra famiglia ha sempre lavorato con serietà e impegno».

Vedovo, Enzo Berti lascia i figli Lorella e Claudio e il nipote Daniele. Domani, lunedì 17, alle 15 l’ultimo saluto nella chiesa di Sant’Anna.

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