La “lucchesità” diventa marchio: prende il via il progetto De.C.O.
Sarà istituito un registro comunale per prodotti, ricette e tradizioni locali
LUCCA. Valorizzare e promuovere i prodotti tipici, i saperi e le tradizioni che caratterizzano il territorio. Con questo scopo nei giorni scorsi è stato annunciato l’avvio del progetto per l’istituzione della Denominazione Comunale d’Origine (De.C.O): un’iniziativa promossa dall’assessore Paola Granucci con il supporto dei consiglieri di maggioranza Giovanni Ricci e Ferruccio Pera. Ieri la presentazione del progetto De.C.O: non un marchio di qualità, ma la certificazione dell’appartenenza di un prodotto, un’attività o un sapere alla storia e alla cultura di Lucca, riconoscendone difatti il valore identitario.
L’esame delle richieste di iscrizione nel registro della De.C.O. è affidato ad un’apposita Commissione, composta da un massimo di 11 componenti, nominata dalla giunta comunale e presieduta dal sindaco (o suo delegato), dal dirigente del settore competente (o suo funzionario delegato), da rappresentanti locali del settore agro-alimentare artigianale (due), commerciale (due), agricolo (tre) e gastronomico (uno designato da Slow Food), industriale (uno), designati dalle associazioni di categoria artigianali, commerciali, agricole, industriali locali e da Slow Food.
Esisterà quindi un vero e proprio registro del comune al riguardo, dove saranno elencati i prodotti, le ricette e le tradizioni riconosciute con la denominazione comunale d'origine. Non solo i prodotti agroalimentari, quindi, potranno acquisire la De.C.O, ma anche le ricette e le tradizioni, dando la possibilità alle realtà locali di valorizzare i loro prodotti e alle tradizioni di essere tramandate con valore.
Le De.C.O. si suddividono in tre gruppi principali. Il primo gruppo riguarda la tutela di un prodotto tipico, sia esso agricolo (come le pesche del Morianese), dell’artigianato alimentare (ad esempio la torta agli erbi) o dell’artigianato locale (come il Filaticcio lucchese). Il secondo gruppo è dedicato alla tutela delle ricette tradizionali, che spesso hanno una forte valenza culturale e rappresentano momenti di aggregazione comunitaria, come la De.C.O. sulla Fiera del Bestiame per Santa Croce. Il terzo gruppo comprende le De.C.O. multiple, che valorizzano tradizioni articolate riconducibili sia al primo che al secondo gruppo, come ad esempio la De.C.O. sulla pasticceria lucchese.
«Con questa iniziativa – dichiara l’assessore al commercio e alle attività produttive Paola Granucci – vogliamo confermare e rilanciare il nostro impegno nella tutela e nella promozione delle eccellenze locali, proseguendo un percorso avviato con il progetto delle botteghe di paese. La De.C.O rappresenta uno strumento concreto per rafforzare il legame tra i prodotti tipici e il territorio, sostenendo artigiani, produttori e realtà locali».
Il progetto si colloca all’interno delle linee programmatiche dell’amministrazione e nel documento unico di programmazione, con l’obiettivo di creare un vero e proprio Brand Lucca che valorizzi i prodotti tradizionali del territorio. L’iniziativa sarà portata avanti in sinergia con le associazioni di categoria e le realtà di settore, garantendo un percorso condiviso e partecipato.
La sinergia con le associazioni di categoria del territorio sarà un aspetto centrale del progetto. Queste realtà, che rappresentano artigiani, agricoltori, commercianti e produttori locali, avranno infatti un ruolo chiave nella definizione dei criteri per l’assegnazione della De.C.O e nella promozione delle eccellenze lucchesi. L’amministrazione comunale si impegna quindi ad un confronto proattivo, per ascoltare le loro istanze e valorizzare il loro contributo nella tutela e nella diffusione della cultura enogastronomica e artigianale locale. La continua collaborazione con gli operatori del settore garantirà un processo trasparente e inclusivo, capace di rispondere in modo efficace alle esigenze del territorio.
Alla presentazione dell’iniziativa, ieri mattina, anche i rappresentanti delle associazioni di categoria. Le associazioni coinvolte sono: Coldiretti, Confagricoltura, CIA, CNA, Confcommercio, Confesercenti, Confindustria, Camera di Commercio e Slow Food.
Per dare ulteriore visibilità al progetto, è stato creato un logo ad hoc che fungerà da riconoscimento ufficiale per i prodotti, le attività e le tradizioni che otterranno la certificazione De.C.O. l