Il Tirreno

Lucca

Stabilimento di Fornaci di Barga

Kme vuole il terzo forno elettrico, chiusura definitiva per i due a gas

di Pietro Barghigiani
Kme vuole il terzo forno elettrico, chiusura definitiva per i due a gas

Il progetto green della società presentato in Regione: ecco cosa prevede

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BARGA. Il definitivo smantellamento dei due forni a gas e la realizzazione di un nuovo impianto elettrico oltre a una serie di interventi di miglioramento ambientale in parallelo alla riduzione di consumo energetico.

È stata depositata in Regione nei giorni scorsi la richiesta della Kme di procedere con una serie di operazioni che spaziano dalla produzione green al contenimento delle emissioni e dell’uso della risorsa idrica.

Si tratta del procedimento di verifica di assoggettabilità alla valutazione di impatto ambientale avviato in Regione e che entro il 10 marzo prevede la presentazione di osservazioni o memorie sul progetto consegnato dalla società leader nel settore del rame e dei semilavorati.

La base è che Kme Italy Spa propone un piano per la riorganizzazione dello stabilimento di Fornaci di Barga. Gli interventi principali consistono nella fermata definitiva dei forni fusori a gas “Asarco” e “Properzi” e nell’attivazione di un nuovo forno fusorio elettrico “Loma 3” analogo ai due già presenti. Sono previste altre modifiche di carattere prevalentemente ambientale mirate a migliorare le perfomance ambientali del sito. Per il riordino dello stabilimento e per la conseguente variazione della potenzialità complessiva dell’installazione e del relativo quadro emissivo è necessaria l’istruttoria di una verifica di assoggettabilità alla Via.

Prevista la dismissione definitiva delle linee di fusione a gas – forno Asarco e forno Properzi – e dei relativi punti di emissioni E1 ed E2. Tale dismissione consisterà nella messa in sicurezza per conservazione in attesa della vendita e lo smantellamento sarà conservativo con rottamazione delle sole parti non riutilizzabili. A seguire alla dismissione dei forni a gas, ottimizzazione della potenza degli induttori dei forni elettrici esistenti Loma 1 e Loma 2 finalizzata all’impiego alla loro massima potenzialità di corrente ed aumento dei giorni di funzionamento. In particolare: linea Loma 1: aumento dei giorni di funzionamento annuali da 300 a 330 (+30 g/anno) e della produzione giornaliera da 165 a 225 t/giorno (+60 t/giorno) ; Linea Lo, a 2: aumento dei giorni di funzionamento annuali da 220 a 330 (+110 g/anno) e della produzione giornaliera da 350 a 420 t/giorno (+70 t/giorno) ; installazione di una nuova linea di produzione di rame denominata Linea Loma 3 – costituita da una nuova linea di fusione con un nuovo forno elettrico – con una capacità fusoria pari a 175 t/giorno per 220 gg/anno, per un totale di 38. 500 ton/anno. Le emissioni provenienti dalla nuova linea saranno convogliate a un nuovo punto di emissione E107.

«Tali modifiche in progetto determinano una riduzione della capacità fusoria giornaliera dello stabilimento pari a circa il 39%, passando da 1. 346, 7 t/giorno (stato attuale) a 820 t/giorno (stato futuro) » si legge nella relazione agli atti depositata in Regione. Vengono illustrate le attività per la riduzione delle emissioni e migliorare l’ambiente con le azioni per ridurre i consumi idrici e ad una migliore gestione degli scarichi idrici, la riduzione delle emissioni in atmosfera, la riduzione della produzione di rifiuti; e anche il miglioramento volto alla riduzione dei consumi energetici di stabilimentol

Pietro Barghigiani

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