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Alla scoperta delle radici perdute, il viaggio di Antoni da Oslo a San Cassiano di Controne

di Emanuela Ambrogi
Alla scoperta delle radici perdute, il viaggio di Antoni da Oslo a San Cassiano di Controne

La storia del giornalista Pisani: «Mi stabilisco qui, nella terra dei miei avi»

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BAGNI DI LUCCA. Trent’anni di complesse ricerche in mezza Europa per trovare le origini della famiglia e tornare a vivere nel luogo da cui era emigrata due secoli fa, San Cassiano di Controne.

È l’avvincente storia di Antoni Pisani, 55 anni, di Oslo, giornalista, creator digitale, fotografo e scrittore norvegese, che con caparbietà e ostinazione è andato a caccia delle sue radici per arrivare finalmente sulle colline di Bagni di Lucca.

Dove, per ora, è riuscito a comprare la metà della proprietà di una casa che intende ristrutturare per farne la sua residenza.

«Sono uno scrittore norvegese, ex commerciante del settore tecnologico nordico – racconta – ma mi trasferisco a San Cassiano di Controne, da dove la mia famiglia è emigrata più di 200 anni fa. Sono tornato qui con il progetto di acquistare una casa nel paese, ristrutturarla e creare un luogo dove io e le mie figlie possiamo mettere nuove radici toscane».

Dopo lungo girovagare, per coincidenza si è imbattuto in una rovina appena sotto il paese, chiamata “La Pantera”.

«Ho cercato di avere informazioni sull’edificio vuoto da decenni – prosegue – . Quando ho iniziato a fare ricerche su chi ne fosse il proprietario, ho scoperto che erano diversi discendenti di emigrati negli Stati Uniti, in Sud America e in Europa da più di cent’anni. Ho dovuto rintracciare parecchi proprietari pro quota, ancora in vita. Ho iniziato il dialogo con un gruppo di loro e mi stanno vendendo la loro metà».

«Al momento sto dialogando anche con i proprietari dell’altra metà, ma è difficile raggiungere un accordo perché sono tanti. Incrocio le dita affinché possiamo trovare una soluzione. Comunque potrò iniziare a lavorare sulla mia quota quando avrò tutti i permessi. La casa è stata probabilmente costruita nel 1797 e nel 1798 dal capitano Francesco Fabbri. Interessante il fatto che fu testimone alle nozze dei miei antenati Giuseppe di Pisa e Catarina di Pistoia, nella chiesa di San Cassiano di Controne nel 1769».

Fu Matteo Pisani (1784-852) , figlio di Giuseppe e Catarina, a lasciare il villaggio intorno al 1815, insieme a un altro giovane, Costantino Fabbri. Giravano insieme vendendo figure di gesso nelle principali città europee, arrivando infine in Norvegia nel 1821. Lì i due viaggiavano ogni estate su e giù per la costa norvegese lungo i fiordi vendendo le figurine.

«Sono cresciuto in Norvegia, con un nome dal suono molto italiano – prosegue il giornalista –. Il mio cognome era Pisani ed i miei genitori mi hanno dato il nome Antoni in onore di mio nonno. Il fatto è che nessuno nella mia famiglia sapeva da dove provenisse il nome italiano. Quindi sono cresciuto senza sapere nulla di particolare sull’origine del mio nome e sulle mie radici. Quando ho compiuto 20 anni, il mio desiderio di sapere è cresciuto, così ho iniziato a scavare negli archivi in Norvegia alla ricerca di indizi che potessero condurmi al villaggio da cui proveniva la mia famiglia».

È stato difficile. Nessuna fonte norvegese ha dato indizi utili per risalire ai suoi avi.

Dopo quasi dieci anni di ricerche Antoni ha tuttavia trovato elementi che lo hanno portato al nome Controne e poi a San Cassiano. Il traguardo finale delle sue ricerche.

«Ho visitato il paese per la prima volta nel 1999 e successivamente nel 2001 e nel 2003. Ho consultato l’archivio parrocchiale di San Cassiano e l’Archivio di Stato di Lucca, dove ho trovato le tracce che confermano che la famiglia è originaria del paese».
Antoni Pisani (nella foto) ricorda l’attività di ricercatore: «Mentre facevo ricerche all’Archivio di Stato di Lucca, ho trovato documenti che mostravano che la mia famiglia non possedeva alcuna proprietà, erano orfani arrivati da Pisa e Pistoia. E questo fatto è stato probabilmente il motivo principale per cui la mia famiglia è emigrata, lasciando il villaggio per sempre. Una informazione che ha accresciuto la mia determinazione a trovare a S. Cassiano un rudere da acquistare e ristrutturare».
Nel 2009 Antoni Pisani si è sposato nella chiesa di San Cassiano, ma oggi è divorziato. «Per me e le mie due figlie – prosegue – il paese è un punto di riferimento basilare nella vita. Ho girato molto, ho vissuto in Norvegia, Inghilterra e Stati Uniti. Ricominciando una nuova fase, da solo, per me era fondamentale che ci fosse qualcosa di importante sia per me che per le me figlie. La conoscenza delle nostre origini e della storia familiare è indispensabile. Gli psicologi dicono che i bambini che conoscono il loro background hanno generalmente una salute mentale migliore». Ora Antoni, con le figlie, vuole mettere nuove radici a San Cassiano di Controne.
«Ma attualmente vivo in camper – un po’a San Cassiano e un po’a Bagni di Lucca» sorride il futuro neo cittadino di Bagni di Lucca.


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