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Lucca, Rsa Monte San Quirico chiude: si punta a una nuova struttura a Campo di Marte

di Gianni Parrini
Lucca, Rsa Monte San Quirico chiude: si punta a una nuova struttura a Campo di Marte

Il Comune svela i piani ai sindacati, ma resta il nodo Proges

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LUCCA. Terremoto nel mondo delle Rsa: il Comune intende dismettere e vendere Monte San Quirico per realizzare una nuova struttura a Campo di Marte. Prima però, c’è da sciogliere il nodo della gestione. La concessione di Proges scade a fine novembre e le opzioni sono solo due: prorogare con la coop parmense o fare un affidamento in emergenza a un nuovo gestore per non interrompere un servizio pubblico essenziale. Non è il caso di fare scommesse, ma la sensazione è che il Comune possa avere un soggetto interessato alla gestione delle Rsa comunali. Andiamo con ordine.

Nel pomeriggio di ieri si è tenuto il tanto atteso incontro dell’amministrazione comunale con le organizzazioni sindacali in stato di agitazione per il futuro dei 140 soci-operatori della cooperativa, che in assenza di una proroga della concessione esistente, Proges si vedrà costretta a licenziare come ha già fatto sapere tramite una pec. All’incontro, lato del Comune, erano presenti il vicesindaco con delega al Sociale Giovanni Minniti e il dirigente Lino Paoli. I due hanno illustrato alle rappresentanze sindacali le nuove linee di indirizzo per la risoluzione delle criticità relative alle Rsa del Comune di Lucca, già approvate nella giunta comunale. «L'amministrazione – si legge in una nota di palazzo Orsetti – in questi anni si è impegnata per gestire una situazione ereditata oggettivamente difficile, ha realizzato lavori di miglioramento ma per la programmazione futura ha tenuto al centro della propria azione due punti fermi: garantire la continuità e qualità del servizio, tutelare i posti di lavoro. Le risposte che abbiamo pensato guardano ad azioni a breve termine e altre di più ampio respiro per giungere alla risoluzione del problema in alcuni anni».

E qui si viene alla sostanza delle cose: «Per la Pia Casa – spiegano Minniti e Paoli – abbiamo previsto l’avvio delle procedure per una nuova concessione di lavori e servizi di durata idonea a garantire il rientro dagli investimenti necessari all’adeguamento della struttura agli standard normativi e qualitativi richiesti. Per il Centro anziani di Monte San Quirico è invece prevista la progressiva chiusura perché il recupero è stato giudicato non sostenibile. L'amministrazione lavorerà per l'individuazione sul territorio comunale di uno o più immobili idonei alla sua sostituzione con un numero di posti letto analoghi all'attuale. Per questa scelta sarà valutata assieme all'Asl, e la Regione, la possibilità di utilizzare gli immobili dell’area di Campo di Marte».

Il Comune, quindi, intende avviare a breve le procedure per la vendita dell’immobile di Monte San Quirico, con destinazione dei proventi alla realizzazione della nuova Rsa. In particolare sarà valutata anche la possibilità di individuare nuove forme di gestione del Centro diurno Alzheimer attualmente collocato all’interno della struttura.

Se l’intenzione è manifesta, su tempi e modi c’è ben poca chiarezza, e considerando che la concessione scade il 30 novembre non è un dettaglio. Di certo, in un incontro previsto per oggi l’amministrazione proporrà a Proges di prorogare di almeno sei mesi la gestione delle Rsa, ma se la cooperativa parmense dovesse rifiutare ci sono solo due opzioni: o la Prefettura la precetta, obbligandola a proseguire un servizio essenziale oppure il Comune potrà fare un affidamento temporaneo in emergenza a un nuovo soggetto in attesa di bandire la gara.

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