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Caos Rsa a Lucca, l’allarme per 140 posti di lavoro

di Gianni Parrini
La Rsa Pia Casa in centro storico
La Rsa Pia Casa in centro storico

Sindacati in allarme, aperto lo stato di agitazione e coinvolta la Prefettura

21 settembre 2024
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LUCCA. Scoppia il bubbone delle Rsa comunali, a poche settimane dalla scadenza della concessione di Proges l’amministrazione non ha ancora individuato una strategia di gestione e la cooperativa minaccia di avviare le procedure di licenziamento dei 140 soci che lavorano alla Pia Casa e a Monte San Quirico.

A far deflagrare la “bomba” è la Pec che il direttore generale della coop sociale Francesco Altieri ha inviato al dirigente del settore Politiche sociali Lino Paoli e per conoscenza anche al sindaco Mario Pardini e al vicesindaco nonché assessore al Sociale Giovanni Minniti. Una lettera scritta «per prendere atto che le diverse proposte, interlocuzioni e trattative condotte nel corso dell’anno 2024, volte a trovare una soluzione per la gestione dei servizi oggetto di concessione, nelle more della definizione da parte della vostra Amministrazione “di una nuova strategia gestionale delle Rsa” , non si sono concretizzate ad oggi in alcun atto formale».

L’incertezza sui “soggetti terzi”

Da parte di Proges si conferma anche «la disponibilità a risolvere anticipatamente il rapporto in essere al fine di garantire la prosecuzione dell’attività in capo a terzi soggetti da voi individuati e salvaguardare i 140 soci, lavoratori e collaboratori ad oggi impegnati sui servizi». Su chi siano i “soggetti terzi” al momento non sembrano esservi certezze. Di sicuro, però, c’è che «in assenza di diversa comunicazione, si intende confermata la scadenza del contratto del 30 novembre 2024, e saranno attivate entro la fine del corrente mese di settembre le procedure di legge per la risoluzione dei rapporti di lavoro».

Una comunicazione forte e chiara che ha messo in allarme i sindacati che ieri hanno tenuto un coordinamento alla Rsa di Monte San Quirico per fare il punto della situazione a seguito della comunicazione inviata da Proges al Comune di Lucca.

«Proges – spiegano i sindacalisti Michele Massari (Cgil), Gaia Bellandi (Cils) e Pietro Casciani (Uil) – preannuncia l’avvio della procedura di licenziamento per tutto il personale entro la fine di settembre in quanto non si sarebbe concretizzati in atti formali relativi la prosecuzione della concessione tramite proroga che, ricordiamo scade al 30 di novembre 2024. Vi è grande preoccupazione come ovvio, da parte delle lavoratrici e dei lavoratori ai quali non sfugge che a fronte di una scadenza imminente non esiste un piano da parte del Comune circa la prosecuzione dei servizi, oltre un eventuale licenziamento collettivo che rischierebbe di interrompere la continuità occupazionale e quindi di compromettere i benefici di legge previsti dalle clausole sociali previste in caso di cambio gestione». Il coordinamento ha pertanto dato mandato alle organizzazioni sindacali per chiedere un incontro urgente con l’amministrazione comunale e ha aperto lo stato di agitazione con conseguente interessamento della Prefettura anche in funzione del fondamentale servizio pubblico di assistenza agli anziani. Inoltre è stata convocata un’assemblea sindacale.

In effetti, su questo fronte l’amministrazione comunale non è stata vigile. Tanto più che quella delle Rsa e della scadenza delle concessione a Proges era una vicenda nota. Il Comune intendeva prendere la palla al balzo per riorganizzare l’intero sistema delle residenze sanitarie, vista anche la necessità di aumentare la dotazione di posti in ragione del progressivo invecchiamento della popolazione (la stima è di 60 posti in più ogni dieci anni) ma anche della chiusura di Villa Santa Maria (30 posti datata 2018) a cui non si è mai posto rimedio. Oltretutto, le strutture di Monte San Quirico e della Pia Casa (120 posti in due) necessitano di lavori di ristrutturazione. Per tutti questi motivi il Comune a luglio 2023 aveva indetto una consultazione con gli operatori del settore per capire cosa offriva il mercato. Erano arrivate tre proposte (Cori–Rikka, La Salute, La Mano Amica) ma in un incontro avvenuto a giugno 2024 tra Comune e sindacati era emerso che non c’erano le condizioni per dar corso a nessuna delle tre proposte e pertanto si sarebbe andati verso una proroga della concessione. Ipotesi che però non pare contemplata da Proges.

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