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Lucca, bocciate le ringhiere sulle Mura: «Inutili e rovinano il monumento»

di Rossella Lucchesi
Le balaustre sulle Mura
Le balaustre sulle Mura

Non convince il progetto, pur ridotto nell’estensione rispetto a quello originale

16 giugno 2024
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LUCCA. Mentre proseguono le operazioni di ancoraggio e installazione delle balaustre in alcuni punti delle Mura giudicati pericolosi, dai cittadini arrivano pareri discordanti in merito alle nuove strutture in ferro che saranno posizionate sul lato interno della cerchia muraria. Alcuni – si contano sulle dita di una mano – approvano la scelta dell’amministrazione comunale, sebbene con qualche perplessità per il nuovo aspetto che assumerà il monumento simbolo di Lucca dopo la collocazione di circa 300 metri di ringhiere lungo la passeggiata, iniziata lungo la cortina sopra Porta Sant’Anna. Pochi rispetto alle previsioni iniziali, quando si parlava della quasi totalità della cinta muraria, ma pur sempre troppi e impattanti con il capolavoro cinquecentesco, secondo la maggioranza dei cittadini.

Una follia, per Claudio Gabrielli che ogni giorno viene a correre sulle Mura «e soprattutto un lavoro decisamente inutile che non produrrà alcun vantaggio, in quanto ci sarà sempre qualcuno che, assumendo comportamenti inadeguati potrà farsi del male. Sulle Mura, come in altri luoghi della città, lungo i fossi, sulle sponde del fiume o nei viottoli di montagna. E allora che facciamo? Chiudiamo tutto in una gabbia, poi magari qualcuno inciampa in una buca e si rompe l’osso del collo. Assurdo che per colpa di un bambino francese incappato in un incidente a causa della disattenzione dei genitori (il riferimento è all’incidente dell’agosto 2018, ndr), si debba ricorrere a questi interventi privi di senso. I cartelli di divieto ci sono. Basterebbe usare cervello e buon senso».

Dello stesso avviso Jessica Gallus che vive a Lucca da tre anni e quasi ogni giorno porta il cane a passeggio sulle Mura: «Decisamente un intervento senza alcuna logica peraltro offensivo per l’intelligenza di chi frequenta le Mura quotidianamente o per una passeggiata turistica che dovrebbero essere consapevoli dei rischi che corrono sporgendosi da un parapetto o correndo all’impazzata in bicicletta o sul risciò».

Tra i favorevoli i coniugi Barbara e Mario che ritengono necessarie le protezioni nei punti più a rischio, sempre che non vadano in contrasto con le esigenze paesaggistiche e che rispettino le caratteristiche del monumento. «Siamo stati bambini anche noi, poi ragazzi spesso scapestrati e giovani ansiosi di nuove esperienze – raccontano Giampiero Matteoli, Francesco Venturi e Sergio Granaiola – e le Mura hanno fatto da cornice ai giochi dell’infanzia, alle scorribande adolescenziali e ai primi amori. Poi siamo cresciuti e questo meraviglioso polmone verde ci ha visti passeggiare con moglie e figli e oggi che siamo pensionati, accompagnarvi i nipoti. L’ultimo pensiero era che dovesse capitarci qualche incidente. Al massimo potevamo cadere dalla bicicletta o incappare in un sasso e cadere mentre ci rincorrevamo giocando a nascondino. Sapevamo che non dovevamo salire sui parapetti e che bisognava fare attenzione anche quando eravamo insieme alla fidanzata, perché c’era il rischio di precipitare rovinosamente sugli spalti. Inconcepibile che adesso, a causa di qualche scriteriato che viene da fuori - un lucchese non è mai caduto - si debba ingabbiare il monumento più significativo di Lucca, anche se solo in parte. Le gabbie sono per le tigri, non per rinchiudere un’opera d’arte che il mondo ci invidia che non è una canzone da arrangiare a piacimento. Così è nato 500 anni fa e così dovrebbe restare, ovviamente con la dovuta manutenzione. Questa è una spesa inutile che il Comune poteva risparmiare, magari impegnandosi a tenere aperti i bagni delle casermette che sono quasi sempre chiuse e costringono i frequentatori delle Mura a servirsi dei locali del centro».

Reazioni che si ipotizzano sempre più accese nelle prossime settimane, quando saranno installate le balaustre nei luoghi stabiliti: lungo la cortina tra il baluardo San Paolino e il Caffè delle Mura, tra i baluardi San Martino e San Pietro, tra Porta Elisa e baluardo della Libertà, tra i baluardi San Regolo e San Colombano e sulle rampe del Giardino Botanico, San Colombano e via Carrara, su quelle di corso Garibaldi, via del Pallone e baluardo San Donato e su quelle presenti sopra Porta Elisa e sul baluardo di San Martino.
 

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