Il Tirreno

Lucca

Lucca e i lucchesi protagonisti nell’ultimo video di Glen Hansard

di Lorenzo Mei
Lucca e i lucchesi protagonisti  nell’ultimo video di Glen Hansard

L’omaggio del musicista irlandese nel filmato di “There’s no mountain”

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LUCCA. Le prime immagini popolate da persone, dopo qualche scorcio lucchese ripreso in notturna, sono davanti allo studio di pittura “Malanima” in via Mordini. Glen Hansard ha sotto la camicia la maglietta dello Sky Stone & Songs, il negozio di dischi di via Vittorio Veneto. Se l’è messa subito dopo aver girato il video di “There’s no mountain”, che farà parte del nuovo album “All that was east is west of me now” in uscita a ottobre. Tutto questo è successo il 3 luglio, quando il cantante irlandese già vincitore di un premio Oscar per la miglior canzone nel 2008, passò qualche giorno in città, ma negli ultimi due mesi e mezzo Myles O’Rilley, che lo seguiva con una videocamera sempre accesa, ha lavorato all’editing del filmato, pubblicato ufficialmente mercoledì.

Ed è, oltre che la trasposizione in immagini di una bellissima canzone, anche un atto d’amore per Lucca e per gli amici lucchesi che Glen si è fatto fin dal 2014, quando, rintracciato durante un live del Summer Festival di cui era spettatore, “regalò” un concerto a un manipolo di fan, capitanati da René Bassani, il titolare dello Sky Stone, proprio nella stessa vecchia tipografia diventata il “Malanima”.

Nel video l’inquadratura si sofferma su un cartello d'epoca che dice “Non avviare le macchine prima di accertarsi se sono in ordine”. E in effetti prima di cominciare a eseguire la canzone per sei volte consecutive, Hansard quella sera chiese a tutti i presenti di comportarsi normalmente, spiegò che la sua intenzione era quella di mettere in un video il suo rapporto con la città. Dopodiché le macchine, cioè la celebre chitarra con la cassa sfondata del protagonista, il basso elettrico di Joe Doyle e la batteria del lucchese Piero Perelli, collaboratore in pianta stabile del dublinese, con la chitarra elettrica di Luca Giovacchini in supporto, cominciarono a stampare note ed emozioni che nessuno dei presenti potrà dimenticare. Primo fra tutti un altro lucchese, Carlo Puddu, che in qualche modo è stato il “curatore” di tutta l’operazione, occupandosi di Glen nel tempo in cui è rimasto da queste parti, e che curiosamente è l’unico che non compare nel video perché scelse di mettersi nelle retroguardie e godersi lo spettacolo. Hansard suona e canta mentre il pubblico lo segue disposto a semicerchio, seduto sulle assi di legno appoggiate su bidoni di vernice. Nel frattempo, la staffetta degli artisti Federica Filippelli e Federico Taddeucci realizza un suo ritratto in estemporanea. La scena si sposta per aria, si vede la terra toscana ripresa dal finestrino di un aereo, poi qualche fotogramma in aeroporto con la custodia della chitarra appoggiata sulla piramide di bagagli, infine una panoramica di Lucca che sembra uno spot istituzionale per il turismo. Si fa in tempo a vedere qualche immagine di Peccioli e Ferrara, dove Hansard tenne due bellissimi concerti, sempre accompagnato dagli amici lucchesi trasformatisi in autisti e tour manager per un paio di giorni, per poi chiudere come si era cominciato: il suo primo piano, mentre cammina e canta di notte per le strade di Lucca, fino a mimare l’ultimo colpo di plettro sulla chitarra immaginaria, a suggellare questo ennesimo regalo.


 

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