Colpito con un pugno, muore dopo 10 giorni. La moglie: «Chi ha ucciso Luigi deve passare la vita in prigione»
Pulcini è stato colpito al volto da un uomo al momento ancora ignoto. Il sindaco: «Si arrivi quanto prima a individuare l’autore dell’omicidio»
ALTOPASCIO. È stata una processione triste e con i volti rigati dalle lacrime, quella che per una buona parte della giornata è andata avanti a Spianate, fuori e dentro la casa dove viveva Luigi Pulcini, l’uomo di 75 anni morto la sera di Ferragosto dieci giorni dopo essere stato colpito al volto con un pugno da un uomo al momento ancora ignoto. Ora, dentro quella casa, è rimasta solo Sandra Baldi, la moglie di Pulcini, che ormai la speranza non l’aveva più, dopo la prognosi infausta dei medici di Cisanello.
A chi è andata a visitarla, Sandra Baldi ha ripetuto quanto già sostenuto nei giorni scorsi, anche davanti alle telecamere: «Per me chi ha ucciso Luigi è solo un delinquente e deve passare la sua vita in prigione». Non si dà pace, Sandra, in questa bella case che per tanti anni ha condiviso in estate con il marito. Quel marito che ora non c’è più: «Come farò senza di lui?», ripete a parenti e amici. I funerali dell’uomo si dovrebbero tenere ad Altopascio, ma non prima di qualche giorno: sarà infatti effettuata l’autopsia.
La morte di Pulcini ha colpito tutta la Piana di Lucca. Dal centro, a due passi da dove domenica 6 agosto è andata in scena una tragedia incredibile, alle frazioni, ieri non si parlava d’altro.
E a dare voce alla disperazione di una comunità è stata anche la sindaca della cittadina del Tau, Sara D’Ambrosio: «Non ci sono parole, solo tanto dolore e rabbia, che comprendo, capisco, faccio mia, perché una tragedia del genere non è ammissibile né concepibile – ha scritto il primo cittadino –. Confido nel lavoro delle forze dell’ordine per arrivare quanto prima alla risoluzione dell’indagine, perché chi ha commesso un omicidio va punito. Punto. Alla moglie, ai familiari, agli amici, ai conoscenti di Luigi va tutto il mio cordoglio, pieno di tristezza e disperazione e un grande, commosso abbraccio».
Su quanto avvenuto intervengono anche il consigliere regionale di Fratelli d’Italia e il consigliere comunale Valerio Biagini: «La vicenda ci ha sconvolti fin da subito e confidiamo nelle Forze dell’Ordine perché il colpevole sia al più presto assicurato alla giustizia. Sono stati dieci giorni in cui non abbiamo smesso di sperare che la situazione potesse migliorare, anche se il quadro clinico era gravissimo. Siamo vicini alla sua famiglia e soprattutto alla moglie Sandra. Purtroppo fatti di cronaca come questo sono divenuti all’ordine del giorno ovunque. È una deriva della società che non vogliamo e non possiamo tollerare, e stiamo lavorando perché strade e piazze tornino ad essere luoghi sicuri e di aggregazione», concludono Fantozzi e Biagini.