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Bandiera Ucraina e della Pace accanto alla statua di Putin sul lago di Vagli

Luca Dini
Bandiera Ucraina e della Pace accanto alla statua di Putin sul lago di Vagli

Il monumento resta dov’è ma l’amministrazione aggiunge i due vessilli. Intanto l’ex candidato sindaco Coltelli chiede delucidazioni sui costi

16 marzo 2022
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VAGLI. La statua di Putin è ancora al suo posto, pochi metri dopo il ponte a funi sospese sul lago di Vagli. Le polemiche non si spengono, ma intanto l’amministrazione comunale ha deciso di installare vicino alla statua in marmo un’asta con due bandiere: quella della Pace e quella dell’Ucraina. Anche nell’ultimo week-end diversi curiosi sono arrivati in paese proprio per vedere la statua tanto discussa in un Vagli Park ancora con tornelli aperti in attesa dell’avvio della stagione. Cresce l’attesa anche per quello che dovrebbe accadere nel 2023 con lo svuotamento del lago e la riemersione del paese sommerso di Fabbriche di Careggine.

Il parco, intanto, è già visitabile per i turisti che hanno approfittato delle belle giornate di sabato e domenica per effettuare il giro ad anello che dalla zona del bio parco conduce fino alla zona delle statue e del ponte a funi sospese per poi completarsi con il passaggio sul Ponte Morandi e l’arrivo nell’abitato storico di Vagli Sotto. La zip line non è ancora in funzione, ma per il momento le statue, da Schettino a Quattrocchi, dal cane Diesel all’eroe di Palmiria fino a Putin e Trump sembrano essere già un richiamo sufficiente.

E proprio i costi delle statue fanno discutere a Vagli. Mario Puglia, ex sindaco di Vagli per 15 anni e deus ex machina del Parco dell’Onore e del Disonore, ha affermato che i costi per le statue in marmo collocate vicino al lago sono stati inferiori ai 35 mila euro per trasporto e collocamento visto che il marmo era stato donato dalle aziende che hanno pagato anche lo scultore che le ha realizzate. Il rivale dell’attuale sindaco Lodovici alle ultime elezioni Giuseppe Coltelli, che attende ancora di poter tornare sui banchi consiliari dopo la sua esclusione per incompatibilità, dopo aver chiesto la rimozione della statua interviene proprio sulle spese. Lo fa chiedendo i nomi delle aziende che le hanno donate. «Ma sulle cifre – aggiunge Coltelli – ma non mi tornano i conti. Basta prendere infatti alcuni dati. Ci sono varie determinazioni comunali legate alle statue. Nell’agosto 2017, la numero 144, parla di 15.248,78 euro impegnati per la statua di Donald Trump, e nel dicembre la numero 222 ne stanzia altri 13.418,78 per quella di Putin. Nel 2018, 2019 e 2020 ci sono altre tre spese: la determina numero 28 che stanzia 27.448,78 euro per la statua al decimo reggimento aereonautica Arditi Distruttori, la numero 54 del 2019, altri 12.999 euro per la statua a Altero Matteoli e 17 del 2020 14.499 euro per la statua al corpo Vam. Totale? Circa 85mila euro e si potrebbe continuare».

Coltelli attaccaquindi sulla gestione del Parco chiedendo di vedere i conti dei visitatori che passano dai tornelli di ingresso al bio Parco. «Puglia potrebbe mostrarci un documento dove si mette in bilancio del Comune o di una qualsiasi società che gestisce il bio parco dove si evince che sono stati introitati soldi per 50mila visitatori – chiude Coltelli – numeri sicuramente esagerati. C’è bisogno di verità per la comunità di Vagli e anche il sindaco Lodovici dovrebbe mandare un segnale alla popolazione».

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