Damiano Carrara inaugura il suo atelier a Lucca: folla all'apertura - Video
Centinaia di persone all'inaugurazione del locale del famoso pasticciere lucchese che è anche un personaggio televisivo
LUCCA. Una fila che inizia da via del Brennero, si congiunge a Borgo Giannotti e continua per tutta via Matteo Civitali. E' quello che stamani, 2 ottobre, sta accadendo in occasione della inaugurazione dell'Atelier Carrara, a opera del famoso pasticciere lucchese che è anche un personaggio televisivo. Già prima dell'apertura, fissata alle 11, centinaia di persone - molte provenienti anche da fuori provincia - erano in attesa.
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Conosciutissimo, volto televisivo negli Usa e in Italia, Damiano Carrara ha creato un negozio con l’aspetto di una gioielleria, la cui realizzazione ha comportato un lavoro e un impegno economico non indifferenti. Entrandoci, colpiscono i colori rosa, beige, marrone chiaro e i marmi. Ma a far restare a bocca aperta è il laboratorio, tutto a vista. Il cliente, mentre ammira le creazioni di Carrara, vede le persone dello staff al lavoro dietro i vetri dal soffitto fino a terra.
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«Una nuova sfida, un nuovo inizio», dice Carrara che, entusiasta di essere tornato nella sua Lucca, aspetta per la giornata di sabato oltre mille persone che arriveranno da tutta Italia. «Ho ricevuto tantissimi messaggi – continua il pasticcere –. L'unica preoccupazione è il prolungarsi del luna park. Temo che ci sarà qualche problema per la circolazione, ma ho avuto dal Comune uno spazio al Campo di Marte e ho organizzato un servizio di due navette per portare qua le persone. Sono fiducioso. La mia base ora non è più Milano, ma Lucca. Qui cercherò di essere presente il più possibile, sempre nei fine settimana. Al momento qui lavorano tredici persone, ma ho in mente di creare un altro team: è nei miei progetti».
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Sotto i coperchi di vetro, torte che sembrano opere d'arte. C’è anche il richiamo alla sua Lucca, una “torta coi becchi” rivista e modificata. «Si chiama "L'orto di casa mia” – dice Carrara –. Una frolla con frangipane al pinolo e limone, crema di riso con uvetta, cannella, pinoli e agrumi con una mousse alla bietola, cioccolato e meringa italiana alla bietola. Lavoro solo con prodotti freschi e di stagione. Per questo, a seconda dei frutti e dei prodotti, solo a filiera corta, cambierà il gusto delle torte. Tutte le creazioni sono senza glutine e al momento ci sono alcuni dolci anche senza lattosio. In futuro arriveremo a lavorare tutto senza lattosio».
Fanno bella mostra anche torte da forno e monoporzioni. Ci sono poi le praline. In mostra anche gelée, cioccolate e fragranze profumate.
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Allestire il laboratorio di via Civitali 559 ha comportato diversi mesi di lavoro. L’edificio è stato acquistato da Carrara e completamente rifatto. «Era un magazzino dismesso, abbiamo ricostruito tutto. Si è occupata dei lavori Chiara Paolicchi insieme alla mia compagna, Chiara Maggenti, che è geometra. Lei aveva già in mente il disegno della vetrata che si apre davanti al banco in marmo prima di cominciare, è stata davvero fantastica. Ha seguito tutto dall'inizio alla fine», dice. Chiara Maggenti, 32 anni, di Valdottavo è l'anima e la manager responsabile. Si occupa di ogni cosa, da quello che accade in negozio e nel laboratorio. Niente è lasciato al caso, ogni dettaglio è curato con ricercatezza.
Questo a Lucca è il primo negozio di pasticceria in Italia di Damiano Carrara. Il quale ha un fratello, Massimiliano, che lavora in una delle due pasticcerie di loro proprietà in California. I genitori si chiamano Laura e Ivan. Con un diploma in tasca, Carrara lavorava come metalmeccanico in un’azienda di Lucca, ma capì subito che voleva qualcosa di più. A 19 anni lasciò la sua città per cominciare l’avventura in Irlanda e poi negli Stati Uniti, dove ha lavorato sodo per sviluppare la sua passione senza mai fermarsi. Nel 2008 si è stabilito in California dove col fratello ha aperto la prima pasticceria. Sono poi arrivate le trasmissioni televisive e anche i libri. Sta lavorando a un nuovo libro dal titolo "Ancora più dolce". Carrara è felice di essere tornato a casa. «Era il mio sogno tornare a casa dopo venti anni – rivela lo chef lucchese –. Un investimento così importante e un lavoro come questo potevo farlo solo a casa. I prezzi dei miei prodotti? Una monodose costa nove euro, un dolce circa quaranta. Sinceramente in giro vedo cose di minor qualità con costi uguali o più alti», conclude.