Il Tirreno

Lucca

TRIBUNALE 

Condannato imprenditore dopo un crac da 1,3 milioni

Condannato imprenditore dopo un crac da 1,3 milioni

Due anni e due mesi per il titolare della AB Trend che realizzava tende e tendaggi: per le fiamme gialle nel periodo che va dal 2013 al 2015 avrebbe evaso le tasse  

11 febbraio 2020
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LUCCA. Per le fiamme gialle l’imprenditore della AB Trend in via delle Piagge a San Vito, nel periodo compreso tra il 2013 e il 2015, avrebbe eluso il fisco non dichiarando quanto dovuto.

Una vicenda finita davanti al collegio giudicante (presidente Nidia Genovese a latere Felicia Barbieri e Alessandro Dal Torrione) che ha condannato a due anni e due mesi di reclusione con i benefici di legge Giuseppe Barsotti, il titolare dell’azienda di tende e tendaggi. L’inchiesta era stata avviata dall’allora sostituto procuratore Piero Capizzoto sulla base della declaratoria fallimentare della AB Trend datata 29 gennaio 2016 e della successiva relazione del curatore fallimentare Michela Bonini nominata dal giudice delegato. In sostanza, stando agli inquirenti, dall’azienda messa in liquidazione sarebbe emerso un ammanco di un milione e trecentomila euro. Un crac decisamente elevato in considerazione di un’azienda che sino al 2013 aveva dodici dipendenti e realizzava tende e tendaggi destinati alla vendita al dettaglio.

Dagli accertamenti sarebbe emersa la vendita del magazzino per un importo di 120mila euro non contabilizzato ad una società (limited) di diritto inglese. Il pignoramento del credito non andò a buon fine in quanto la ditta nel Regno Unito sarebbe anch’essa fallita. Di quei 120mila euro quindi nessuna traccia. Sempre stando all’accusa l’imprenditore imputato di bancarotta documentale avrebbe tenuto le scritture contabili in modo irregolare non consentendo la ricostruzioni dei movimenti e la rendicontazione dei redditi e del volume d’affari ai fini Iva.

Il 28 marzo 2013 la AB Trend di Giuseppe Barsotti aveva subito un furto. I ladri, eludendo il sistema di allarme collegato alla vigilanza privata, erano entrati dal soffitto in azienda e avevano forzato la cassaforte con all’interno 30mila euro. 

 

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