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La morte di Salvatore: l’amico lucchese non parla

La morte di Salvatore: l’amico lucchese non parla

16 novembre 2019
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LUCCA. Un’ipotesi che sgomenta, ma ormai i genitori sono pronti a tutti. «Dopo aver subìto dolore più grande per un padre e una madre il nostro impegno ora è tutta per la verità» affermano Carmine e Mary, i genitori di Salvatore Cipolletti. È il 24enne di Ponsacco trovato morto il 9 marzo su un marciapiede nel centro di Varsavia dopo una caduta dal settimo piano dell’edificio in cui era arrivato con tre amici.

Nel mistero sulla fine di Salvatore entrano con una frequenza che diventa più di un sospetto i video che girano nel dark web. Filmati che raccontano eccessi e morti. Nell’appartamento di Varsavia era presente anche Iacopo, l’amico lucchese di Salvatore. Con lui c’erano altri due ragazzi, uno polacco e uno croato. Da Iacopo fin dall’inizio si è alzato un muro di silenzio. Anche i genitori di recente hanno respinto l’ennesima richiesta di informazioni da parte di Carmine e Mary che sostengono di aver ricevuto bugie sulla dinamica di quella serata. «Quando ho saputo della morte di mio figlio, senza sapere della caduta, ho telefonato al padre dell’amico lucchese – spiega –. In sottofondo ho sentito la moglie che, forse, stava parlando con il figlio, a un certo punto dice: “E adesso chi se la prende questa responsabilità?”. A cosa alludeva? Sapeva della morte e non ha voluto dirci cosa era successo?». —

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