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Michela Fucile confermata nel ruolo di presidente

Michela Fucile confermata nel ruolo di presidente

Nel programma per i prossimi quattro anni c’è l’incremento della comunicazione. I punti fermi: assi viari, recupero di Carmine e Manifattura

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lucca. Michela Fucile confermata alla presidenza di Confartigianato Lucca. Il 27 marzo l’assemblea le ha rinnovato la fiducia complimentandosi per il lavoro svolto. Negli ultimi quattro anni Michela Fucile, insieme al direttore Roberto Favilla, ha proseguito, spiega Confartigianato «nell'oculata gestione dell'associazione». In assemblea Fucile ha ricordato come la sua attività di presidente di Confartigianato è stata svolta col massimo impegno e nei prossimi quattro anni si orienterà ancora di più verso un razionale coordinamento delle attività politico sindacali, coadiuvata dai dirigenti e dai funzionari. Gli uffici della struttura saranno oggetto di una revisione importante e ne verranno creati anche di nuovi. Tra i principali obiettivi del suo programma ci sono il rafforzamento dell'attività di comunicazione sia attraverso i canali innovativi (social network, newsletter, sito internet) che quelli canali tradizionali. Inoltre la presidente si propone di realizzare percorsi formativi ad hoc per gli artigiani in modo da creare una classe dirigente sempre più competente e pronta ai mutamenti della moderna economia. «Ciò sarà più facile - ha spiegato - grazie alla nostra agenzia formativa interna e a quella regionale, il Cedit». Secondo fucile inoltre, «l'artigianato deve riacquistare il suo valore formativo nei confronti dei giovani. Per questo l'esperienza maturata nella bottega artigiana è fondamentale. Rimane fondamentale inoltre, anche per il futuro, migliorare l’accesso al credito per le micro e piccole imprese». Sulle opere strategiche, inoltre, Fucile ha sottolineato che fondamentale «la partita degli assi viari, da realizzare nel più breve tempo possibile per non perdere altre occasioni e per far sì che le nostre imprese si affaccino anche su altri mercati. Occorre anche recuperare gli spazi dismessi, i grandi contenitori quali la Manifattura Tabacchi per riportare nella città funzioni esternalizzate e dare al Centro Storico nuova linfa vitale. Ricordiamo inoltre la questione del Mercato del Carmine per il quale ci stiamo adoperando affinché torni a ospitare attività agricole, artigianali e commerciali legate al nostro territorio». —

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