Una Libertas americana a Milano
Hooker e Banks in cattedra nel momento clou: l’Urania si arrende, il colpo al PalaLido garantisce il fattore campo nei playout
LIVORNO. Espugnato il PalaLido! Come nel 1983 quando Bob Paleari – all’epoca contro l’Olimpia – segnò il canestro della vittoria con una preghiera da 18 metri. Ieri sera no. Non è servito il tiro della disperazione per portare a casa i due punti sul campo dell’Urania e per garantirsi il beneficio del fattore campo nei playout. No, perché la Libertas ha condotto la partita dall’inizio alla fine anche con vantaggi considerevoli salvo poi qualche sofferenza nel finale quando la Wegreenit si è pericolosamente avvicinata.
Quota 90
Partiamo da un dato che certifica i progressi amaranto: per la seconda volta consecutiva in trasferta la Libertas ha sfondato il muro dei 90 punti segnati. E quando si tocca quella cifra, è raro (Cremona è l’eccezione che conferma la regola) tornare a casa senza il referto rosa. Insomma: gli Amaranto hanno trovato fluidità offensiva e tutto sommato hanno tenuto anche in difesa risolvendo il rebus della settimana dopo il ko con la Juvi. Bene, benissimo Adrian Banks al secondo trentello consecutivo. Di lui sono piaciuti atteggiamento e continuità.
La resistenza
Sia chiaro: il fatto che la Libertas abbia avuto sempre in mano l’inerzia della partita non significa questa partita sia stata una passeggiata. Urania, infatti, in più di un’occasione ha provato a rientrare in partita. Lo ha fatto con le triple di Potts e il talento sconfinato di Alessandro Gentile che però nel complesso è stato contenuto ben contenuto (16 punti, ma 8/18 dal campo) ora da Tozzi, ora da Fantoni. Il brivido lungo la schiena è corso nell’ultimo quarto. Chiuso il terzo su un sontuoso +14 (55-69), la Libertas ha rischiato di essere rimontata perché Potts ha iniziato a fare canestro da lontano, emulato da Gentile che per nulla impaurito, ma anzi stuzzicato dal corpo a corpo con gli Amaranto, ha riportato sotto Milano (70-75 a metà frazione).
A quel punto però sono saliti in cattedra gli Americani. Hooker ha fatto un gioco da 4 punti (tripla + fallo subito e libero segnato) allo scoccare del 24° secondo. È stata la giocata della partita perché subito dopo Banks ne ha messi 2 per il 70-81. Partita finita? Macché. Urania è tornata a -4 (77-81), ma a quel punto l’immenso Banks ha stampato la tripla della staffa. Il resto è stato garbage time con la LL finalmente padrona del campo e capace di centrare il quarto successo esterno stagione. Certo. Resta il rammarico - enorme - per quello che poteva essere e non è stato. Sarebbe stato sufficiente vincere in casa con Cento il 23 marzo e magari non dilapidare il +16 del primo tempo sabato scorso sul campo di Cremona, per la salvezza diretta. Non sarà così. Adesso tutti pronti per i playout, con il fattore campo dalla parte degli amaranto. Intanto sabato si chiude la stagione regolare, contro la Fortitudo e al PalaModigliani. Se il volto degli Amaranto è questo, effettivamente, si può fare. Si deve fare.