Livorno-Siena, mister Indiani dopo la vittoria: «Una scintilla ci ha fatto accendere». Magrini: «Amaranto superiori»
Le interviste dopo il derby al Picchi che regala il +13 in vetta alla classifica al club del presidente Esciua
LIVORNO. La resa, è incondizionata e lo testimonia un Lamberto Magrini che rispetto al post del match di andata ed anche della conferenza stampa della vigilia, ammette la superiorità del Livorno, subito dopo la vittoria amaranto col Siena, domenica 16 febbraio. «Una squadra che in questa categoria fa un campionato a se. Noi, in vantaggio quasi per caso, abbiamo subito un uno-due ingenuo prendendo due gol il contropiede e la partita è praticamente finita. Ripresa un po’ meglio, ma Livorno superiore. Squadra forte, allenatore super, se ti permetti di partire con Russo in panchina, abbiamo detto tutto».
Arriva Indiani, faccia di quello che non è sorpreso per avere dato la scoppola alla miglior difesa del campionato. «Nonostante un nostro inizio straordinario, ecco che la bellezza del calcio aveva regalato il vantaggio al Siena. Ma forse, è stata la scintilla che ci serviva per fare male all’avversario. Un primo tempo magistrale in cui abbiamo svolto una mole ben superiore a quanto concretizzato; non uguale intensità nella ripresa, dove comunque potevamo aver segnato ancora costruendo situazioni interessanti. Un livello complessivo da categoria superiore».
É stata vittoria, e tutto si perdona. Ma l’errore che ha portato alla rete di Bianchi, non gli è piaciuto. «Bella festa, bel pubblico, ma noi in possesso con Risaliti che passa palla agli avversari facendo ripartire il Siena e costringendo Marinai a fare fallo. Sulla punizione, errore del portiere. Risaliti poteva fare mille cose diverse ed ha fatto quella sbagliata, mentre il Siena aspettava un ko da un momento all’altro». Arrivano tre amaranto: Rossetti, Russo e il golden boy Bacciardi. «Da tanto lavoriamo per arrivare al traguardo finale - dice l’autore della doppietta - e ci meritiamo la posizione di classifica. L’assist di Russo è da altre categorie». Tocca a quest’ultimo, dire la sua. «Bel Livorno, mentre personalmente posso fare di più. E gli avversari con noi fanno sempre la partita della vita». Chiusura per il livornese che ha messo a referto il 3-1 con un gol da fuori di rara bellezza. «Metterla dentro sotto la curva nella partita dei 110 anni è stato fantastico. Sono corso poi ad abbracciare tutta la gente della panchina».l