La tragedia
Amaranto, prima la Serie C e poi Livornello: le ipotesi sul tavolo
Esciua ha dato il via alle manovre per il nuovo centro sportivo: la volontà è di accelerare tutti i tempi
LIVORNO. “C” come serie C ma anche come Centro sportivo. Un doppio sogno per i tifosi, un doppio obiettivo che Joel Esciua vuole centrare durante la sua presidenza. La squadra sta volando. Bella, bellissima, costruita bene, allenata alla perfezione. E questa sensazione di vedere il traguardo della C sempre più vicino, ha portato Esciua ad accelerare sul progetto di “Livornello”. Per la verità sono già almeno un paio di mesi che il presidente ci sta lavorando, ma adesso c’è la voglia di stringere i tempi.
La casa amaranto
Da sempre al Livorno manca una casa. Negli anni abbiamo visto gli amaranto allenarsi a Vicarello, a Stagno, allo stadio, al Coni, sui campi delle varie società giovanili che davano occasionalmente ospitalità al Livorno (in primis l’Academy). Nel finale dell’era-Spinelli era spuntato fuori il progetto di Fauglia, con tanto di presentazione ufficiale, ma poi non se ne fece di nulla per vari motivi. Adesso Esciua viaggia spedito e vuole Livornello. Sia per la prima squadra ma anche per le giovanili. E dopo spiegheremo quali sono le necessità.
Le ipotesi
Sul tavolo di Esciua ci sono almeno 4-5 ipotesi. Su queste si stanno facendo una serie di valutazioni su logistica e costi. Una delle aree individuate è nella zona est della provincia, un terreno molto ampio. Ci sarebbe poi l’ipotesi di un’altra area vasta a Fauglia: qui c’è già il quartier generale della Pallacanestro Livorno e il sindaco Alberto Lenzi da sempre spinge per realizzare una sorta di Cittadella dello sport livornese. Secondo alcuni rumors, ci sarebbe anche un’altra area al vaglio, sempre nella provincia di Pisa, ma qui per il momento non ci sono state conferme.
Picchi e Arena Astra
Ci sono poi due ipotesi “livornesi” che sono state e saranno ancora valutate ma al momento, per motivi diversi, sono sicuramente in seconda linea. La prima è quella del centro sportivo già esistente in Banditella, quello del Picchi per intenderci. In estate ci furono molto contatti tra Esciua e i vecchi dirigenti del Picchi (che poi hanno voluto riprendere la gestione della società, con l’uscita di Peiani) ma quello che sembrava una sorta di accordo quasi già fatto, è pian piano andato a sciogliersi.
Il centro sportivo del Picchi è all’asta ma per ora il suo destino è avvolto da un gigantesco punto interrogativo. La prima asta del 16 luglio aveva come prezzo base 1milione e 600mila euro ed è andata deserta; la seconda asta del 12 novembre aveva base di 1milione e 200mila euro ed è andata deserta; la terza è proprio di queste ore, aveva come prezzo base 900mila euro ed offerta minima di 675mila euro ma la scadenza per presentare un’offerta era lunedì e nessuno si è fatto avanti, per cui ieri si è potuto solo prendere atto e comunicare che anche il terzo tentativo è andato a vuoto.
La struttura è senza dubbio bellissima ma datata, ci sarebbe bisogno di tanti lavori. Evidentemente il prezzo viene ritenuto ancora troppo alto. Un altro freno, nell’ottica dell’investimento, è legata anche al fatto che questi terreni sono del Comune, la concessione durerebbe solo altri 15 anni e al momento non è prolungabile. Quindi, anche come asset per una eventuale e futura rivendita della società, questo centro avrebbe un valore inferiore. Per quanto riguarda l’Arena Astra, è senza dubbio zona top perché saremmo nel centro di Livorno ma viene ritenuta non abbastanza ampia per gli spazi necessari.
Livorno e giovanili
In caso di promozione, cambieranno molte cose. Il Livorno infatti in C avrebbe l’obbligo di schierare almeno 3 squadre del settore giovanile (ma nel progetto di Alessandro Doga ce ne sono 4, compresa la Primavera); per il primo anno in C non è obbligatoria la Scuola Calcio (lo diventerebbe l’anno successivo) ma anche qui si vorrebbe anticipare i tempi e creare subito la mini-cantera amaranto.
Il problema è che, appunto, oggi non ci sono i campi dove dovrebbero allenarsi i ragazzi delle giovanili. Così come, in caso di abbandono del Coni, servirà un campo per la prima squadra. Impossibile pensare al sintetico allo stadio visto che la spesa non è più nella lista degli interventi del Comune. Ecco perché adesso Esciua accelera per il Centro sportivo.