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La Pielle arma il bazooka, partita al cardiopalma e Rieti sconfitta

di Alessandro Bernini
La Pielle arma il bazooka, partita al cardiopalma e Rieti sconfitta

Stavolta Campanella la vince segnando 95 punti, grazie al dominio nei primi due quarti. Partita clamorosa di Venucci (32 punti), bene Cepic, anche Hazners offre buoni segnali

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LIVORNO. Per la Coca e i popcorn, sarà per la prossima volta. C’avevamo sperato in una bella partita rilassante (+21 all’intervallo) ma alla PL piace tenere sempre viva l’attenzione dei propri tifosi, ormai abituati da settembre a perdere mesi di vita coi finali da infarto. Rieti è rimasta lì fino a 2’20” dalla fine (92-85 palla in mano), poi l’onda biancoblù ha superato l’ultimo scoglio e si è presa la terra (95-87).

Strane cifre e classifica

Sorprende questo finale, non tanto nella sostanza, quanto nella forma. La PL che subisce 87 punti è raro, la PL che ne segna 95 ancora di più. Va detto che Rieti è in crisi e si è presentata con diverse assenze, ma alla PL mancava Leonzio (giusto per non dimenticare).

É stata una PL più “leggera”, brillante in attacco e poco propensa a mordere in difesa. Diciamo che non è stata “la PL di Campanella” ma alla fine va bene così. Anche perché le altre big perdono punti per strada: ko la Gema (e ci stava a Roseto), ko Herons (tonfo sorprendente in casa con Salerno), ko Ruvo a Fabriano. E PL che si ritrova in coabitazione sul terzo gradino ma a soli 2 punti dalla Gema (che deve venire a Livorno).

Strano vero? Gema squadra di fenomeni, incensata da tutti, eppure ha soli 2 punti in più della PL.

V di vittoria e di Venucci

Ma che partita ha fatto Mattia Venucci. 32 punti in 35 minuti, 4 rimbalzi, 4 assist, 37 di valutazione. Ne aveva già messi dentro 28 alla fine del primo tempo, poi (con Bonacini out) si è messo soprattutto a fare il play, senza mai una forzatura.

A inizio stagione Venucci era una riserva e neanche troppo di lusso visto che incideva poco. Campanella l’ha gestito, ha aumentato il suo minutaggio, Mattia si è preso la PL appena Leonzio si è fermato (ma già prima dava segnali forti) dimostrando leadership. Se gioca a questi livelli, è lui lo straniero.

Cepic e Hazners

Miglior partita stagionale anche per Janko Cepic 17 punti (il suo high) in 24 minuti, uno che darebbe 2 litri di sangue per recuperare un pallone. Bene anche Paesano, mentre nel reparto lunghi stavolta è rimasto in ombra Vedovato (3 punti in 18’) che cresce ma stenta a trovare continuità di rendimento.

E Hazners? Campanella lo ha tenuto in campo 30’ per farlo entrare nei meccanismi di squadra. Ha messo dentro due triple pesantissime proprio quando la PL si era impantanata (una ha arginato un parziale di 6-18 nel terzo quarto), il ragazzo ha dei numeri ma servono altre partite per poter dare una valutazione chiara.

Il riposo del Bona

Altra nota molto positiva: Davide Bonacini ha potuto rifiatare. Per lui solo 12 minuti giocati, all’inizio per farlo riposare perché la PL giocava sul velluto, poi perché si è caricato di falli. Meglio così. Bonacini ha tirato la carretta da inizio stagione, mai un attimo di riposo: oltretutto a 34 anni ha dovuto togliersi i vestiti del play vecchio stile e trasformarsi in terminale offensivo. Le tre partite in una settimana avevano portato le sue bombole dell’ossigeno in riserva. Gli serviva una settimana in montagna (senza sci) oppure in alternativa una bella partita quasi da spettatore: buona la seconda opzione.

I due volti

Dove la PL deve crescere è nella continuità nell’arco dei 40’. Ieri ha vinto due quarti con uno scarto di +21 e ne ha persi due (meno 11, meno 2). Può andar bene con Rieti, non con le prime 7-8 squadre. Ma intanto la classifica si fa interessante e domenica a Ravenna rientra Leonzio. Se tutto fila liscio, vedremo una PL che ruota a 10 uomini. Incredibile ma vero.l
 

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